Controindicazioni/Effetti indesiderati IpersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Non usare contemporaneamente o nelle due settimane successive a farmaci antidepressivi inibitori delle MAO (vedere paragrafo 4.5). Asma bronchiale, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), polmonite, difficoltĂ respiratorie, depressione respiratoria, malattie cardiovascolari, ipertensione, ipertiroidismo, glaucoma, ipertrofia prostatica, stenosi dellâapparato gastroenterico ed urogenitale, epilessia, gravi malattie epatiche. Non somministrare ai bambini di etĂ inferiore a 12 anni. Bisolvon tosse sedativo non deve essere somministrato ai pazienti con intolleranza al fruttosio. Gravidanza, in particolare nel primo trimestre, allattamento (vedere paragrafo 4.6). In caso di rare condizioni ereditarie di incompatibilitĂ con uno degli eccipienti (vedere paragrafo 4.4 "avvertenze speciali e precauzioni di impiego") lâuso del medicinale Ăš controindicato.
Posologia Si consigliano i seguenti dosaggi salvo diversa prescrizione medica: Adulti e ragazzi oltre i 12 anni: 1-2 pastiglie gommose (10,5 - 21 mg destrometorfano bromidrato) da sciogliere in bocca 4 volte al giorno. Non superare la dose massima di 8 pastiglie gommose al giorno (corrispondenti a 84 mg di destrometorfano bromidrato). Bambini di etĂ inferiore a 12 anni: Bisolvon tosse sedativo non deve essere usato. Se la tosse persiste per piĂč di 5-7 giorni, consultare il proprio medico curante. Ă sconsigliabile un trattamento prolungato oltre i 5-7 giorni.
Conservazione Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Interazioni Il destrometorfano possiede deboli proprietĂ serotoninergiche. Il destrometorfano puĂČ quindi portare a un aumento del rischio di tossicitĂ serotoninergica (sindrome serotoninergica), specialmente se assunto insieme ad altri agenti serotoninergici, quali farmaci inibitori delle MAO o SSRI o antidepressivi triciclici. Soprattutto il pre-trattamento o il trattamento concomitante con farmaci che compromettono il metabolismo della serotonina, quali farmaci antidepressivi del tipo inibitori delle MAO puĂČ indurre lo sviluppo di una sindrome serotoninergica con i seguenti sintomi caratteristici quali iperattivitĂ neuromuscolare (per es. tremore, spasmo clonico, mioclono, aumento della risposta riflessa e rigiditĂ di origine piramidale), iperattivitĂ del sistema nervoso autonomo (per es. diaforesi, febbre, tachicardia, tachipnea, midriasi) e stato mentale alterato (per es. agitazione, eccitazione, confusione) (vedere paragrafo 4.3 (farmaci inibitori delle MAO) e 4.4). La somministrazione concomitante di farmaci con un effetto inibitorio sul sistema nervoso centrale quali ipnotici, sedativi o ansiolitici, o lâassunzione di alcool, possono portare ad effetti additivi. Inibitori del CYP2D6 Il destrometorfano Ăš metabolizzato dal CYP2D6 e ha un ampio metabolismo di primo passaggio. Lâuso concomitante di potenti inibitori dellâenzima CYP2D6 puĂČ aumentare le concentrazioni di destrometorfano nel corpo a livelli di molte volte superiori al valore normale. CiĂČ aumenta il rischio per il paziente di effetti tossici del destrometorfano (agitazione, confusione, tremore, insonnia, diarrea e depressione respiratoria) e di sviluppo della sindrome da serotonina. Potenti inibitori del CYP2D6 sono fluoxetina, paroxetina, chinidina e terbinafina. In uso concomitante con la chinidina, le concentrazioni plasmatiche di destrometorfano sono aumentate fino a 20 volte, con conseguente aumento degli effetti avversi sul sistema nervoso centrale dellâagente. Anche amiodarone, flecainide e propafenone, sertralina, bupropione, metadone, cinacalcet, aloperidolo, perfenazina tioridazina, cimetidina, ritonavir e berberina hanno effetti simili sul metabolismo del destrometorfano. Se Ăš necessario lâuso concomitante degli inibitori del CYP2D6 e del destrometorfano, il paziente deve essere monitorato e potrebbe essere necessario ridurre la dose di destrometorfano. Anche se al momento non vengono piĂč assunti, tali effetti possono verificarsi se questi medicinali sono stati assunti di recente. Se il destrometorfano viene utilizzato in combinazione con secretolitici in pazienti con preesistenti malattie delle vie respiratorie, quali fibrosi cistica e bronchiettasia, affetti da ipersecrezione di muco, la riduzione del riflesso della tosse puĂČ portare ad un (grave) accumulo di muco.
Effetti indesiderati Le reazioni avverse sono di seguito elencate per classificazione per sistemi e organi e per frequenza, secondo le seguenti categorie: Molto comune â„ 1/10 Comune â„ 1/100, < 1/10 Non comune â„ 1/1.000, < 1/100 Raro â„ 1/10.000, < 1/1.000 Molto raro < 1/10.000 Non nota la frequenza non puĂČ essere definita sulla base dei dati disponibili. Disturbi del sistema immunitario: Non noti: reazioni di ipersensibilitĂ compresa reazione anafilattica, angioedema, orticaria, prurito, rash e eritema. Disturbi psichiatrici: Molto rari: allucinazioni, casi di abuso e dipendenza da destrometorfano. Patologie del sistema nervoso: Comune: vertigini. Molto raro: sonnolenza. Patologie gastro-intestinali: Comune: nausea, vomito, disturbi gastrointestinali e riduzione dellâappetito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Non nota: eruzione fissa da farmaci. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Comune: affaticamento. Qualora si manifestino effetti indesiderati diversi da quelli sopra descritti, il paziente deve darne immediatamente comunicazione al proprio medico curante. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lâautorizzazione del medicinale Ăš importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari Ăš richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione allâindirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.