TACHIPIRINA FLASHTAB 500MG 16CPR ORODISPERSIBILI
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8,50âŹ
- IVA esclusa: 7,73âŹ
- Produttore: ANGELINI PHARMA spa
- Disponibilità: disponibile
- Codice prodotto: 034329058
Ogni compressa orodispersibile contiene paracetamolo 500 mg (come cristalli di paracetamolo rivestiti). Eccipienti con effetti noti: ogni compressa contiene anche 40 mg di aspartame (E951). Per lâelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
EccipientiCristalli di paracetamolo rivestiti: Copolimero metacrilato butilato basico Dispersione di poliacrilati al 30% Silice, idrofoba colloidale Compressa: Mannitolo (granuli, polvere) crospovidone aspartame (E951) aroma di ribes magnesio stearato
Indicazioni terapeuticheTrattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e/o della febbre.
Controindicazioni/Effetti indesiderati- IpersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. - Fenilchetonuria (per la presenza di aspartame). - Grave insufficienza epatocellulare.
PosologiaPosologia Questo medicinale Ăš SOLO PER ADULTI. La posologia massima raccomandata Ăš di 3000 mg di paracetamolo al giorno, corrispondenti a 6 compresse giornaliere. La posologia usuale Ăš di 1 compressa da 500 mg, da ripetere se necessario dopo non meno di quattro ore. Nel caso di forti dolori o febbre alta, 2 compresse da 500 mg da ripetere se necessario dopo non meno di quattro ore. Non superare le 6 compresse da 500 mg nelle 24 ore. Posologia massima raccomandata: la dose totale di paracetamolo non deve eccedere i 3 g al giorno per gli adulti (vedere paragrafo 4.9 âSovradosaggioâ). Frequenza di somministrazione - Negli adulti la somministrazione va eseguita a intervalli di almeno 4 ore. Insufficienza renale In caso di grave insufficienza renale, lâintervallo tra 2 somministrazioni deve essere come minimo di 8 ore. Modo di somministrazione . Via orale. La compressa deve essere succhiata e non masticata. Essa puĂČ essere dispersa in mezzo bicchiere di acqua.
ConservazioneQuesto medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AvvertenzeAvvertenze Non superare la dose raccomandata. L'uso prolungato del prodotto, all'infuori del controllo medico, puĂČ essere dannoso. Questo prodotto deve essere usato solo se strettamente necessario. Dosi superiori a quelle raccomandate comportano un rischio di danni epatici molto gravi. Deve essere effettuato prima possibile un trattamento con un antidoto. Vedere paragrafo 4.9. Per evitare il rischio di sovradosaggio, avvisare i pazienti di evitare lâuso contemporaneo di altri medicinali contenenti paracetamolo. Questo medicinale contiene aspartame, una fonte di fenilalanina, equivalente a 0,2 mg per compressa e, perciĂČ, Ăš controindicato nei soggetti affetti da fenilchetonuria (vedere paragrafo 4.3). Precauzioni per lâuso Il paracetamolo deve essere usato con cautela in caso di: - Adulti di peso inferiore ai 50 Kg - Insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (nota: il paracetamolo Ăš controindicato in casi di grave insufficienza epatocellulare) - Alcoolismo cronico - Malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico) - Disidratazione - Grave insufficienza renale (clearance della creatinina †10 ml/min - vedere paragrafo 4.2). In caso di febbre alta, o di segni di infezione secondaria, o di persistenza di sintomi oltre i 3 giorni, deve essere effettuata una rivalutazione del trattamento. Durante un trattamento prolungato con farmaci analgesici, effettuato con dosi superiori a quelle previste nel foglio illustrativo, puĂČ presentarsi cefalea che non deve essere trattata con dosi piĂč elevate del medicinale. In generale, lâuso abituale di analgesici, in particolar modo la combinazione di differenti farmaci analgesici, puĂČ comportare lesioni renali permanenti con il rischio di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). In caso questa situazione si manifesti o se ne sospetti lâinsorgenza, occorre consultare il medico ed interrompere il trattamento. La diagnosi di âcefalea da abuso di analgesiciâ deve essere presa in considerazione in quei pazienti che soffrono di cefalee frequenti o giornaliere nonostante (o per) lâuso regolare di farmaci per le cefalee.
Interazioniâą Il probenecid causa una riduzione di almeno 2 volte della clearance del paracetamolo attraverso lâinibizione della sua coniugazione con lâacido glucuronico. In caso di trattamento concomitante con probenecid si deve considerare una riduzione del dosaggio del paracetamolo. âą La salicilamide puĂČ prolungare lâemivita di eliminazione del paracetamolo. âą Paracetamolo si deve usare con cautela in caso di assunzione concomitante di induttori enzimatici (quali carbamazepina, fenobarbitale, fenitoina, primidone, rifampicina, Iperico o Erba di San Giovanni) o di sostanze potenzialmente epatotossiche (vedere paragrafo 4.9). âą Metoclopramide e domperidone: accelerano lâassorbimento del paracetamolo âą Colestiramina: riduce lâassorbimento del paracetamolo. âą L'uso concomitante di paracetamolo (4 g al giorno per almeno 4 giorni) con anticoagulanti orali puĂČ indurre leggere variazioni nei valori di INR con conseguente aumento del rischio di sanguinamento. In questi casi deve essere condotto un monitoraggio piĂč frequente dei valori di INR durante l'uso concomitante e dopo la sua interruzione. Interazioni con i test clinici: La somministrazione di paracetamolo puĂČ alterare il dosaggio dellâacido urico nel sangue, ottenuto con il metodo allâacido fosfotungstico, ed il dosaggio della glicemia ottenuto con il metodo della ossidasi-perossidasi del glucosio.
Effetti indesideratiClassificazione sistemica organica | Rari (da â„1/10.000 a <1/1.000) | Molto rari (<1/10.000), non nota (la frequenza non puĂČ essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Patologie epatobiliari | - aumento dei livelli di transaminasi epatiche | Â |
Disturbi del sistema immunitario | Â | - reazione di ipersensibilitĂ (dalla semplice eruzione cutanea o orticaria, fino allo shock anafilattico richiedente l'interruzione del trattamento) |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Â | - trombocitopenia, leucopenia, neutropenia (segnalazioni sporadiche) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Â | Sono stati segnalati casi molto rari di reazioni cutanee gravi. |
Vi Ăš un rischio di danno epatico (che include epatite fulminante, insufficienza epatica, epatite colestatica, citolisi epatica), in particolare in soggetti anziani, in bambini piccoli, in pazienti con malattie epatiche, in caso di alcoolismo cronico, in pazienti con malnutrizione cronica e in pazienti che ricevono induttori enzimatici. In questi casi, il sovradosaggio puĂČ essere fatale. I sintomi generalmente compaiono nelle prime 24 ore e comprendono: nausea, vomito, anoressia, pallore e dolore addominale. Il sovradosaggio, 7,5 g o piĂč di paracetamolo in una singola somministrazione nellâadulto o 140 mg/kg di peso corporeo in una singola somministrazione nel bambino, causa necrosi degli epatociti che rende probabile lâinduzione di una necrosi completa ed irreversibile, che comporta insufficienza epatocellulare, acidosi metabolica ed encefalopatia le quali possono condurre al coma ed alla morte. Contemporaneamente si osserva un incremento nei livelli di transaminasi epatiche (AST, ALT), lattico-deidrogenasi e bilirubina, insieme con aumento del tempo di protrombina che puĂČ comparire da 12 a 48 ore dopo la somministrazione. I sintomi clinici di danneggiamento epatico compaiono di solito dopo due giorni e raggiungono un massimo dopo 4 - 6 giorni. Si puĂČ sviluppare insufficienza renale acuta con necrosi tubulare acuta anche in assenza di grave danneggiamento epatico. Altri sintomi non epatici che sono stati riportati a seguito di sovradosaggio del paracetamolo includono anomalie miocardiche e pancreatiti. Comportamento dâemergenza âą trasferimento immediato in ospedale anche se non ci sono sintomi precoci significativi âą prelievo di un campione di sangue per un dosaggio iniziale della concentrazione di paracetamolo plasmatico âą lavanda gastrica âą somministrazione per via endovenosa (od orale se possibile) dellâantidoto N-acetilcisteina possibilmente prima di dieci ore dallâingestione. Lâ N-acetilcisteina puĂČ fornire, tuttavia, un certo grado di protezione anche dopo 10 ore, e fino a 48 ore, ma in questi casi viene eseguito un trattamento prolungato. âą deve essere effettuato un trattamento sintomatico. âą la metionina per via orale puĂČ essere usata come alternativa allâN-acetilcisteina purchĂš sia somministrata prima possibile dopo il sovradosaggio e, in ogni caso, entro 10 ore dallo stesso.
Gravidanza e allattamentoGravidanza Una grande quantitĂ di dati sulle donne in gravidanza non indicano nĂ© tossicitĂ malformativa, nĂ© fetale/neonatale. Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi. Se clinicamente necessario, il paracetamolo puĂČ essere usato durante la gravidanza, tuttavia dovrebbe essere usato alla dose efficace piĂč bassa per il piĂč breve tempo possibile e con la piĂč bassa frequenza possibile. Allattamento Dopo somministrazione orale, il paracetamolo viene escreto nel latte materno in piccole quantitĂ . Non sono stati riportati effetti indesiderati sui bambini allattati al seno. Dosi terapeutiche di questo medicinale possono essere assunte durante lâallattamento.