TACHIFLUDEC 600+40+10MG POLV SOLUZ OS MENTA 10BS
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8,90âŹ
- IVA esclusa: 8,09âŹ
- Produttore: ANGELINI PHARMA spa
- Disponibilità: Out Of Stock
- Codice prodotto: 034358073
Ogni bustina contiene: Principi attivi: paracetamolo 600 mg, acido ascorbico 40 mg e fenilefrina cloridrato 10 mg (pari a fenilefrina 8,2 mg). Eccipienti con effetti noti: 2070.9 mg di saccarosio, 137.9 mg di sodio. Per lâelenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
EccipientiSaccarosio, acido citrico anidro, sodio citrato, amido di mais, sodio ciclamato, aroma menta, saccarina sodica silice colloidale anidra
Indicazioni terapeuticheTrattamento a breve termine dei sintomi da raffreddore ed influenza, inclusi il dolore di entitĂ lieve/ moderata e la febbre, quando associati a congestione nasale.
Controindicazioni/Effetti indesiderati- Bambini al di sotto dei 12 anni. - IpersensibilitĂ ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti (riportati in sez.6.1). - Pazienti che assumono beta-bloccanti. - Pazienti che assumono antidepressivi triciclici e quelli che assumono o hanno assunto nelle ultime 2 settimane inibitori delle monoammino ossidasi. - Pazienti con asma bronchiale, feocromocitoma, glaucoma ad angolo chiuso, o che assumono contemporaneamente altri medicinali simpatico mimetici (come decongestionanti, soppressori dellâappetito e psicostimolanti simili alle amfetamine). - Pazienti affetti da insufficienza epatica o renale, diabete, ipertiroidismo, ipertensione e malattie cardiovascolari. - I prodotti a base di paracetamolo sono controindicati nei pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi ed in quelli affetti da grave anemia emolitica. - Grave insufficienza epatocellulare.
PosologiaPosologia Adulti e bambini al di sopra dei 12 anni: 1 bustina ogni 4-6 ore e fino ad un massimo di 3 bustine nelle 24 ore. Il medicinale non deve essere usato per piĂč di 3 giorni consecutivi senza consultare il medico. Bambini al di sotto dei 12 anni: lâimpiego di TACHIFLUDEC gusto menta non Ăš raccomandato nei bambini di etĂ inferiore ai 12 anni. Modo di somministrazione Sciogliere il contenuto di una bustina in un bicchiere dâacqua calda o fredda e dolcificare a piacimento. Una volta sciolto il medicinale dĂ luogo ad una soluzione opalescente di colore bianco, priva di particelle estranee e dal sapore di menta.
ConservazioneConservare a temperatura inferiore a 25°C. Conservare nel contenitore originario per proteggere il medicinale dallâumiditĂ .
AvvertenzeI pazienti devono essere avvisati di non prendere altri medicinali contenenti paracetamolo mentre assumono TACHIFLUDEC in quanto dosi elevate di paracetamolo possono causare reazioni avverse gravi. Evitare il consumo di alcool durante il trattamento con TACHIFLUDEC. Il pericolo di sovradosaggio Ăš infatti maggiore nei pazienti con problemi epatici. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare warfarin o qualsiasi altro farmaco (vedere anche il paragrafo 4.5). Ă sconsigliato lâuso del prodotto se il paziente Ăš in trattamento con antiinfiammatori. Consultare il medico prima di usare il prodotto in pazienti con ingrossamento della ghiandola prostatica o malattie vascolari occlusive (ad es. sindrome di Raynaud) Non superare la dose consigliata e non somministrare per oltre 3 giorni consecutivi senza consultare il medico. TACHIFLUDEC gusto menta contiene: - 6 mmol (corrispondenti a mg 137.9) di sodio per bustina: da tenere in considerazione in pazienti con ridotta funzionalitĂ renale o che seguano una dieta a basso contenuto di sodio. - saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale. I pazienti con diabete devono prendere in considerazione il contenuto di saccarosio allâinterno del TACHIFLUDEC quando assumono piĂč di 2 bustine al giorno (saccarosio> 5g).
InterazioniPARACETAMOLO Lâeffetto epatotossico del paracetamolo puĂČ essere potenziato dallâassunzione di altri farmaci attivi sul fegato, come la zidovudina e lâisoniazide che possono produrre una inibizione del metabolismo del paracetamolo. La somministrazione di probenecid prima di paracetamolo diminuisce la clearance del paracetamolo e lâeliminazione urinaria del paracetamolo solfato e paracetamolo-glucoronide, e aumenta lâemivita del paracetamolo stesso. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare lâinduzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). Il paracetamolo aumenta lâemivita del cloramfenicolo. Il prodotto assunto in dosi elevate puĂČ potenziare lâeffetto degli anticoagulanti cumarinici (warfarin). Metoclopramide e domperidone possono aumentare lâassorbimento del paracetamolo, mentre esso Ăš ridotto o ritardato rispettivamente dalla colestiramina e dagli anticolinergici. FENILEFRINA La fenilefrina puĂČ antagonizzare lâeffetto dei farmaci beta-bloccanti ed antiipertensivi (inclusi debrisochina, guanetidina, reserpina e metildopa) e puĂČ potenziare lâazione degli inibitori delle monoaminoossidasi (vedere sezione 4.3). Lâuso contemporaneo della fenilefrina con gli antidepressivi triciclici o le amine simpatico mimetiche puĂČ aumentare il rischio di effetti di tipo cardiovascolare. La fenilefrina puĂČ interagire con la digossina e con glicosidi cardiaci aumentando il rischio di aritmia o infarto, e con gli alcaloide (ergotammina e metilsergide) aumentando il rischio di ergotismo. ACIDO ASCORBICO Lâacido ascorbico puĂČ aumentare lâassorbimento del ferro e degli estrogeni. Lâacido ascorbico Ăš metabolizzato ad ossalato, e puĂČ potenzialmente causare nei pazienti di iperossaluria e calcoli renali attraverso la cristallizzazione dellâossalato di calcio nei pazienti che tendono a formare calcoli di calcio. Interferenze con alcuni test di laboratorio La somministrazione di paracetamolo puĂČ interferire con la determinazione della uricemia (mediante il metodo dellâacido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). Lâacido ascorbico puĂČ interferire nella misurazione dei parametri ematochimici e urinari (es. urati, glucosio, bilirubina, emoglobina)
Effetti indesideratiDi seguito sono riportati gli effetti indesiderati organizzati secondo la classificazione per Sistemi ed Organi MedDRA. La frequenza Ăš cosĂŹ definita: molto comune (â„1/10), comune (da â„1/100 a <1/10), non comune (da â„1/1000 a <1/100), raro (da â„1/10.000 a <1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puĂČ essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per Sistemi ed Organi / Frequenza | Effetto indesiderato |
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Rara | AgranulocitosiÂč, leucopeniaÂč, trombocitopeniaÂč |
Non nota | AnemiaÂč |
Disturbi del sistema immunitario | |
Rara | Reazioni allergicheÂč,ÂČ, reazioni da ipersensibilitĂ Âč,ÂČ, anafilassiÂč,ÂČ |
Non nota | Shock anafilatticoÂč,ÂČ |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Comune | AnoressiaÂČ |
Disturbi psichiatrici | |
Molto rara | InsonniaÂČ, nervosismoÂČ, ansiaÂČ, irrequietezzaÂČ, confusioneÂČ, irritabilitĂ ÂČ |
Patologie del sistema nervoso | |
Molto rara | TremoreÂČ, capogiroÂČ, cefaleaÂČ |
Patologie dellâocchio | |
Non nota | MidriasiÂČ, glaucoma acuto ad angolo chiusoÂČ |
Patologie cardiache | |
Rara | TachicardiaÂČ, palpitazioniÂČ |
Patologie vascolari | |
Non nota | IpertensioneÂČ |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Rara | BroncospasmoÂč,ÂČ |
Non nota | Edema della laringeÂč |
Patologie gastrointestinali | |
Comune | NauseaÂČ, vomitoÂČ |
Non nota | DiarreaÂč, patologia gastrointestinaleÂč |
Patologie epatobiliari | |
Rara | Funzione epatica anormaleÂč |
Non nota | Patologia epaticaÂč, epatiteÂč |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Rara | Eruzione cutaneaÂč,ÂČ, angioedemaÂč |
Non nota | Necrolisi tossica epidermicaÂč, Sindrome di Steven JohnsonÂč, eritema multiforme o polimorfoÂč |
Disturbi renali e urinari | |
Molto rara | Nefrite tubulointerstiziale (dopo uso prolungato del paracetamolo a dosi elevate)Âč |
Non nota | Insufficienza renale aggravataÂč, ematuriaÂč, anuriaÂčritenzione di urinaÂČ |
PARACETAMOLO Alle dosi consigliate, o anche nel caso in cui si dovesse assumere lâintera confezione, non dovrebbero comparire sintomi da sovradosaggio di paracetamolo. Tuttavia in caso di ingestione di dosi molto elevate di paracetamolo (superiori a 10 g), la complicanza piĂč comunemente riscontrata Ăš il danno epatico, che si manifesta in genere 12-48 ore dopo lâassunzione. Fattori di rischio trattamento a lungo termine con carbamazepina, fenobarbitale, fenitoina, primidone, rifampicina, Erba di San Giovanni- iperico o altri farmaci induttori degli enzimi epatici; consumo regolare di etanolo in quantitĂ superiori a quelle raccomandate; deplezione di glutatione (ad es. disturbi dellâalimentazione, fibrosi cistica, infezione da HIV, inedia, cachessia). Sintomi I sintomi precoci del sovradosaggio da paracetamolo nelle prime 24 ore sono pallore, nausea, vomito, anoressia e dolore addominale. Possono verificarsi anomalie del metabolismo del glucosio e acidosi metabolica. Nellâavvelenamento grave, lâinsufficienza epatica puĂČ progredire in encefalopatia, emorragia, ipoglicemia, edema cerebrale e morte. Anche in assenza di grave danno epatico, possono svilupparsi insufficienza renale acuta con necrosi tubulare acuta, fortemente suggerita da dolore al fianco, ematuria e proteinuria, possono svilupparsi anche in assenza di grave danno epatico. Sono state riferite aritmie cardiache e pancreatite. Trattamento Nella gestione del sovradosaggio da paracetamolo Ăš essenziale il trattamento immediato. Nonostante una mancanza di sintomi iniziali significativi, i pazienti devono essere indirizzati allâospedale urgentemente per immediata assistenza medica. I sintomi possono essere limitati a nausea o vomito e possono non riflettere la gravitĂ del sovradosaggio o il rischio di danno agli organi. La gestione deve essere in accordo con il trattamento stabilito dalle linee guida. Se il sovradosaggio Ăš avvenuto entro 1 ora, deve essere preso in considerazione il trattamento con carbone attivo. La concentrazione plasmatica di paracetamolo deve essere misurata a 4 o piĂč ore dopo lâingestione (le concentrazioni iniziali non sono affidabili). Il trattamento con N-acetilcisteina puĂČ essere usato fino a 24 ore dopo lâingestione di paracetamolo, tuttavia, lâeffetto massimo di protezione si ottiene fino ad 8 ore dopo lâingestione. Lâefficacia dellâantidoto declina bruscamente dopo questo periodo. Se necessario, al paziente deve essere somministrata N-acetilcisteina per via endovenosa, in linea con il regime di dose stabilito. Se il vomito non Ăš un problema, la metionina orale puĂČ essere unâalternativa adatta nelle zone piĂč remote, al di fuori dellâospedale. La gestione dei pazienti che presentano una disfunzione epatica grave oltre le 24 ore dallâingestione deve essere discussa con il Centro Nazionale Antiveleni o con lâunitĂ epatica. FENILEFRINA Sintomi I sintomi da sovradosaggio causati dalla fenilefrina sono irritabilitĂ , cefalea e aumento della pressione arteriosa. Nei casi piĂč gravi possono manifestarsi confusione, allucinazioni, convulsioni ed aritmie. Tuttavia, la quantitĂ necessaria a produrre una grave tossicitĂ da fenilefrina sarebbe maggiore di quella che produce correlata al paracetamolo. Trattamento Il trattamento deve essere clinicamente appropriato. Una grave ipertensione deve essere trattata con farmaci alfa bloccanti come la fentolamina. ACIDO ASCORBICO Sintomi Alte dosi di acido ascorbico (>3000mg) possono causare transiente diarrea osmotica ed effetti gastrointestinali quali nausea e disturbi addominali. Gli effetti del sovradosaggio da acido ascorbico possono essere nascosti dalla tossicitĂ grave del fegato causata dal sovradosaggio di paracetamolo. Trattamento Il trattamento deve essere quello clinicamente appropriato.
Gravidanza e allattamentoGRAVIDANZA Paracetamolo Studi epidemiologici in donne in gravidanza hanno mostrato che non ci sono controindicazioni nellâuso del paracetamolo quando usato nelle dosi consigliate, ma la somministrazione del preparato in gravidanza e nellâallattamento deve avvenire sotto il diretto controllo del medico. Fenilefrina I dati relativi allâuso della fenilefrina in gravidanza sono limitati. La vasocostrizione dei vasi uterini e la riduzione del flusso ematico a livello dellâutero associata allâuso di fenilefrina puĂČ dare luogo a ipossia fetale. Lâuso della fenilefrina in gravidanza deve essere evitata poichĂ© sono necessarie ulteriori informazioni. Acido Ascorbico Non ci sono dati controllati relativi allâuso in gravidanza. Lâuso dellâacido ascorbico in gravidanza Ăš raccomandato solo quando il beneficio supera il rischio. ALLATTAMENTO Paracetamolo Il paracetamolo Ăš escreto nel latte materno ma in quantitĂ clinicamente non significative. I dati disponibili pubblicati non controindicano il suo impiego durante lâallattamento. Fenilefrina Non sono disponibili dati relativi allâescrezione della fenilefrina nel latte materno nĂ© sono riportate informazioni relative agli effetti della fenilefrina sui bambini allattati al seno. In assenza di dati disponibili, lâuso della fenilefrina deve essere evitato durante lâallattamento. Acido Ascorbico Lâacido ascorbico Ăš escreto nel latte materno. Non sono noti gli effetti sui bambini allattati al seno. In sintesi lâuso di TACHIFLUDEC non Ăš raccomandato durante la gravidanza e lâallattamento. FERTILITAâ Non ci sono evidenze negli studi non-clinici che indicano effetti del paracetamolo sulla fertilitĂ maschile e femminile alle dosi comunemente usate in clinica. Non Ăš stato studiato lâeffetto della fenilefrina sulla fertilitĂ maschile e femminile. Ci sono sufficienti evidenze che indicano lâimportanza dellâacido ascorbico a diversi livelli nel processo riproduttivo. Tuttavia, non sono disponibili dati definitivi nellâuomo sul potenziale clinico della vitamina C.