NUROFENTEEN 200MG 12CPR OROD LIMONE
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10,30âŹ
- IVA esclusa: 9,36âŹ
- Produttore: RECKITT BENCKISER HEALT ITALIA SPA
- Disponibilità: disponibile
- Codice prodotto: 035677145
NUROFENTEEN
12 COMPRESSE ORODISPERSIBILI
LIMONE
Principi attivi
Ogni compressa orodispersibile contiene 200 mg di ibuprofene. Eccipienti: 15,0 mg di aspartame/compressa Per lâelenco completo degli eccipienti, vedere la paragrafo 6.1.
Eccipienti
Etilcellulosa, biossido di silicio precipitato, ipromellosa, mannitolo, aspartame (E951), croscarmellosa sodica, magnesio stearato, aroma (limone).
Indicazioni terapeutiche
Sintomatologie dolorose lievi o moderate quali mal di testa, mal di denti, dolori mestruali. Febbre.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Pazienti con ipersensibilitĂ allâibuprofene o verso uno qualsiasi degli altri eccipienti. Pazienti che hanno mostrato in precedenza reazioni di ipersensibilitĂ (es. broncospasmo, asma, riniti, angioedema od orticaria) conseguenti allâimpiego di acido acetilsalicilico, ibuprofene o di altri farmaci antinfiammatori non steroidei. Pazienti con grave insufficienza epatica, grave insufficienza renale o grave insufficienza cardiaca. Pazienti con storia di sanguinamento o perforazione gastrointestinale, correlati a precedenti terapie con FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei). Pazienti con ricorrenti ulcere peptiche/emorragie in atto o pregresse (due o piĂč distinti episodi di provata ulcerazione o sanguinamento). Pazienti con emorragia cerebrovascolare o altri tipi di emorragia attiva Pazienti con disturbi non chiariti della emopoiesi. Pazienti con grave disidratazione (causata da vomito, diarrea o insufficiente assunzione di liquidi) Durante lâultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
Posologia
Uso orale Posizionare una compressa sulla lingua, lasciarla sciogliere, quindi deglutire. Non Ăš necessaria lâassunzione di acqua. Non somministrare ai bambini di etĂ inferiore ai 12 anni.Adulti e adolescenti oltre i 12 anni: dose iniziale da 200 a 400 mg di ibuprofene, quindi, se necessario, da 200 a 400 mg di ibuprofene ogni 4â6 ore. Non superare la dose di 1200 mg di ibuprofene nelle 24 ore. Anziani: Non sono richieste modificazioni dello schema posologico. Si consiglia ai pazienti con problemi di sensibilitĂ gastrica di assumere NUROFENTEEN a stomaco pieno. Solo per un breve periodo di trattamento. Nel caso lâuso del medicinale sia necessario per piĂč di 3 giorni negli adolescenti o nel caso di peggioramento della sintomatologia, deve essere consultato il medico. Nel caso lâuso del medicinale sia necessario per piĂč di 3 giorni in caso di febbre o per piĂč di 4 giorni nel trattamento del dolore, o nel caso di peggioramento dei sintomi si deve consigliare al paziente di consultare un medico. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con lâuso della dose minima efficace per la durata di trattamento piĂč breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedi paragrafo 4.4).
Conservazione
Conservare ad una temperatura non superiore ai 25° C.
Avvertenze
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con lâuso della piĂč bassa dose efficace per la piĂč breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere Rischi gastrointestinali e cardiovascolari piĂč sotto). Anziani: i pazienti anziani presentano una maggiore frequenza di reazioni avverse ai FANS, in particolare emorragia e perforazione gastrointestinale che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). I pazienti anziani hanno maggior rischio di conseguenze da reazioni avverse. Eâ necessaria cautela in pazienti con: â lupus eritematoso sistemico o con malattia mista del connettivo, per aumentato rischio di meningite asettica (vedere paragrafo 4.8); â disturbi congeniti del metabolismo della porfirina (ad esempio Porfiria acuta intermittente) â patologie gastrointestinali e malattia infiammatoria intestinale cronica (colite ulcerativa, morbo di Crohn (vedere sezione 4.8) â storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca poichĂ©, in associazione alla terapia con FANS, sono state riportate ritenzione idrica ed edema. â compromissione renale, in quanto la funzionalitĂ renale si puĂČ deteriorare (vedere paragrafi 4.3 e 4.8) â disfunzioni epatiche (vedere paragrafi 4.3 e 4.8); â immediatamente dopo un intervento di chirurgia maggiore â febbre da fieno, polipi nasali, patologie respiratorie ostruttive croniche, in quanto esiste per questi pazienti un aumentato rischio di sviluppare reazioni allergiche. Queste si possono manifestare sotto forma di attacchi dâasma (cosiddetta "asma da analgesici"), edema di Quincke o orticaria. â In pazienti che hanno giĂ manifestato reazioni allergiche ad altre sostanze, in quanto sono a rischio piĂč elevato di sviluppare reazioni di ipersensibilitĂ anche durante lâutilizzo di NUROFENTEEN. Altri FANS: Lâuso di NUROFENTEEN deve essere evitato in concomitanza di altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasiâ2. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: Cautela Ăš richiesta (discutere con il proprio medico o farmacista) prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poichĂ© in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che lâuso di ibuprofene, particolarmente ad alte dosi (2400 mg al giorno) e in trattamenti di lungo periodo, puĂČ essere associato con un lieve incremento del rischio di eventi arterotrombotici (per esempio infarto del miocardio o ictus). Complessivamente, studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (per esempio, ĂÂŁ 1200 mg al giorno) siano associate ad un aumentato rischio di infarto del miocardio. Effetti gastrointestinali: sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono stati segnalati sanguinamento gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione Ăš piĂč alto allâaumentare delle dosi di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piĂč bassa dose disponibile. Lâuso concomitante di agenti protettori (es. misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti ed anche per pazienti che assumono in concomitanza basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicitĂ gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto sanguinamento gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come lâacido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono NUROFENTEEN, il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela ai pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poichĂ© tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Effetti dermatologici: Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di StevensâJohnson e necrolisi tossica epidermica, sono state segnalate molto raramente in associazione con lâuso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piĂč alto rischio: lâinsorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. NUROFENTEEN deve essere interrotto alla prima comparsa di esantema della cute, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilitĂ . La varicella puĂČ eccezionalmente essere allâorigine di complicazioni infettive gravi alla cute e ai tessuti molli. Ad oggi, non si puĂČ escludere il contributo dei FANS nel peggioramento di tali infezioni, pertanto si consiglia di evitare lâutilizzo di NUROFENTEEN in caso di varicella. Patologie respiratorie: in pazienti con asma bronchiale o malattie allergiche in atto o pregresse puĂČ insorgere broncospasmo. Altre considerazioni Gravi reazioni di ipersensibilitĂ acuta (per esempio shock anafilattico) si osservano molto raramente. Ai primi segni di reazione di ipersensibilitĂ dopo la somministrazione/assunzione di NUROFENTEEN la terapia deve essere interrotta. Misure di soccorso medico richieste in base ai sintomi devono essere intraprese da personale specializzato. Lâibuprofene, il principio attivo di NUROFENTEEN, puĂČ inibire temporaneamente la funzionalitĂ delle piastrine (aggregazione trombocitica), pertanto si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti con disturbi della coagulazione. In caso di somministrazione prolungata di NUROFENTEEN Ăš richiesto un controllo regolare dei valori epatici, della funzionalitĂ renale e della conta ematica. Lâuso prolungato di qualsiasi tipo di analgesico per la cefalea puĂČ peggiorarne i sintomi. Se si verifica o si sospetta questa situazione deve essere consultato il medico e il trattamento deve essere sospeso. La diagnosi di cefalea da abuso di medicinali (medication overuse headache âMOH) deve essere sospettata in pazienti che manifestano cefalee frequenti o giornaliere nonostante o a causa dellâuso regolare di medicinali per la cefalea. Gli effetti indesiderati correlati al principio attivo, in particolare quelli relativi al tratto gastrointestinale o al sistema nervoso centrale, posso essere aumentati assumendo i FANS in associazione ad alcool. I FANS possono mascherare i sintomi di infezioni e febbre. Patologie renali: In generale, lâuso abituale di analgesici, soprattutto delle associazioni di diversi principi attivi analgesici, puĂČ portare a lesioni renali permanenti con rischio di insorgenza di insufficienza renale (nefropatia da analgesici). Popolazione pediatrica: Negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione della funzionalitĂ renale. FertilitĂ femminile compromessa: vedere paragrafo 4.6. Avvertenze specifiche per questo medicinale:Questo medicinale contiene aspartame, una fonte di fenilalanina, che puĂČ essere pericolosa per le persone con fenilchetonuria.
Interazioni
Ibuprofene deve essere evitato in associazione con: Acido acetilsalicilico (aspirina): A meno che lâacido acetilsalicilico a bassa dose, come per comune pratica clinica. non sia stata consigliata dal medico, poichĂ© puĂČ aumentare il rischio di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4). Altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasiâ2: evitare lâuso concomitante di due o piĂč FANS, poichĂ© questo puĂČ aumentare il rischio di eventi avversi (vedere paragrafo 4.4). Dati sperimentali indicano che lâibuprofene puĂČ inibire gli effetti dellâacido acetilsalicilico a bassa dose sullâaggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza. Tuttavia, lâesiguitĂ dei dati e le incertezze relative allâapplicazione dei dati estrapolati ex vivo alla situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive sullâuso regolare di ibuprofene; siano sono improbabili effetti clinicamente rilevanti derivanti dallâuso occasionale dellâibuprofene (vedere paragrafo 5.1). Lâibuprofene (come altri FANS) deve essere utilizzato con cautela in associazione con: â Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4) â Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4) â Fenitoina: Lâuso concomitante dellâibuprofene con preparazioni a base di fenitoina puĂČ aumentare i livelli sierici di entrambe le sostanze. Lâuso corretto dei farmaci (somministrati per un periodo massimo di 4 giorni) non richiede di norma il controllo dei livelli sierici di fenitoina. â Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedi paragrafo 4.4). â Antipertensivi (ACE inibitori, betaâbloccanti e antagonisti dellâangiotensina II) e diuretici: i FANS possono far diminuire gli effetti di questi farmaci. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la coâsomministrazione di un ACE inibitore, di un betaâbloccante o di un antagonista dellâangiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della cicloâossigenasi puĂČ portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo lâinizio della terapia concomitante e successivamente ad intervalli regolari. I diuretici possono aumentare il rischio di nefrotossicitĂ dei FANS, â Glicosidi cardiaci (Digossina): i FANS possono peggiorare lâinsuffcienza cardiaca, ridurre il GFR e livelli plasmatici di glicosidi. Lâuso concomitante di NUROFENTEEN con preparazioni a base di digossina puĂČ aumentare i livelli sierici di questi medicinali. Lâuso corretto dei farmaci (somministrati per un periodo massimo di 4 giorni) non richiede di norma il controllo dei livelli sierici di digossina. â Ciclosporina: aumentato rischio di nefrotossicitĂ â Litio. Esistono dimostrazioni della possibilitĂ di un potenziale aumento dei livelli di litio nel sangue. Lâuso corretto dei farmaci (somministrati per un periodo massimo di 4 giorni) non richiede di norma il controllo dei livelli sierici di litio. â Probenecid e sulfinpirazone: Medicinali contenenti probenecid o sulfinpirazone possono ritardare lâescrezione dellâibuprofene. â Diuretici risparmiatori di potassio: La somministrazione concomitante di NUROFENTEEN e diuretici risparmiatori di potassio puĂČ portare ad iperpotassiemia (si raccomanda il controllo del potassio sierico). â Metotrexato. Esistono dimostrazioni della possibilitĂ di un aumento dei livelli plasmatici di metotrexato. La somministrazione di NUROFENTEEN nelle 24 ore precedenti e successive la somministrazione di metotrexato puĂČ portare ad un aumento dei livelli plasmatici di metotrexato e ad un aumento dei suoi effetti tossici. â Zidovudina. Esistono dimostrazioni di aumentato rischio di emartrosi ed ematoma in pazienti emofilici sieropositivi per lâHIV se trattati contemporaneamente con zidovudina e ibuprofene. â Sulfaniluree: Studi clinici hanno mostrato interazioni tra farmaci antiinfiammatori non steroidei e antidiabetici (sulfoniluree). Sebbene finora non siano state descritte interazioni tra lâibuprofene e le sulfaniluree, si raccomanda un controllo dei valori ematici di glucosio come misura precauzionale durante lâassunzione concomitante. â Tacrolimus: Possibile aumento del rischio di nefrotossicitĂ quando i FANS vengono somministrati con il tacrolimus. â Antibiotici chinolonici: Dati provenienti dagli studi animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono avere un rischio aumentato di sviluppare convulsioni. â Inibitori del CYP2C9: La somministrazione concomitante di ibuprofene e inibitori del CYP2C9 puĂČ aumentare lâesposizione allâibuprofene (substrato del CYP2C9). In uno studio con voriconazolo e fluconazolo (inibitori del CYP2C9), si Ăš osservata una aumentata esposizione al S(+)âibuprofene da approssimativamente lâ80% al 100%. Si deve prendere in considerazione la riduzione della dose di ibuprofene quando si somministrano concomitantemente inibitori potenti del CYP2C9, in particolar modo quando dosi elevate di ibuprofene vengono somministrate con voriconazolo o fluconazolo.
Effetti indesiderati
La lista dei seguenti effetti indesiderati comprende tutti gli effetti indesiderati che sono stati riconosciuti durante il trattamento con ibuprofene, anche quelli osservati durante terapie prolungate ad alto dosaggio in pazienti con reumatismo. Le frequenze riportate, che si estendono oltre le segnalazioni di effetti indesiderati molto rari, si riferiscono a brevi periodi di trattamento per dosi giornaliere fino ad un massimo di 1200 mg di ibuprofene per forme farmaceutiche orali e fino ad un massimo di 1800 mg per le supposte. Si deve tenere in considerazione che le seguenti reazioni avverse sono prevalentemente dosedipendenti e variano da individuo a individuo. Le reazioni avverse associate con la somministrazione di ibuprofene sono elencate a seguire secondo la classificazione per sistemi ed organi ed in base alla frequenza. Le frequenze sono definite come: Molto comune (1/10) Comune (1/100, <1/10) Non comune (1/1000, <1/100) Raro (1/10.000, <1/1000) Molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puĂČ essere definita sulla base dei dati disponibili) Allâinterno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravitĂ . Le reazioni avverse osservate piĂč spesso sono di natura gastrointestinale. Le reazioni avverse sono nella maggior parte dei casi doseâdipendenti. In particolare il rischio che si manifesti sanguinamento gastrointestinale dipende dal dosaggio e dalla durata di trattamento. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, talvolta fatale, particolarmente negli anziani (vedere paragrafo 4.4). In seguito a somministrazione di ibuprofene sono state segnalate nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). Meno frequentemente Ăš stata osservata gastrite. Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono stati segnalati in associazione al trattamento con FANS. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che lâuso di ibuprofene, particolarmente ad alte dosi (2400 mg al giorno) e per trattamenti a lungo termine, puĂČ essere associato con un lieve aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per esempio infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Eâ stato descritto il peggioramento di infiammazioni correlate ad infezioni (ad esempio fascite necrotizzante) associato allâuso di farmaci antiâinfiammatori non steroidei. Questo Ăš probabilmente dovuto al meccanismo dâazione dei farmaci antiâinfiammatori non steroidei. Se si manifestano o peggiorano i segni di unâinfezione durante lâuso di NUROFENTEEN, si deve raccomandare al paziente di rivolgersi immediatamente al medico per valutare se Ăš necessaria una terapia antiâinfettiva/antibiotica. Per trattamenti prolungati la conta ematica dovrebbe essere controllata regolarmente. Se si manifesta uno qualunque dei sintomi di reazioni di ipersensibilitĂ il paziente deve essere istruito di informare immediatamente il medico e sospendere lâassunzione di NUROFENTEEN; ciĂČ puĂČ accadere anche al primo utilizzo, nel qual caso Ăš necessaria lâassistenza lâimmediato di un medico. Il paziente deve essere istruito a sospendere lâassunzione del medicinale e consultare immediatamente un medico immediatamente se si manifesta un forte dolore nella parte superiore dellâaddome o melena o ematemesi.
Classificazione per sistemi e Organi | Frequenza | Reazione avversa |
Infezioni ed infestazioni | Molto raro | Eâ stato descritto il peggioramento di infezioni correlate ad infiammazioni (ad esempio sviluppo di fascite necrotizzante). In casi eccezionali gravi infezioni cutanee e complicazioni ai tessuti molli sono state riscontrate durante unâinfezione da varicella. |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto raro | patologie ematopoietici (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi). Le prime manifestazioni sono: febbre, mal di gola, ulcere superficiali del cavo orale, sintomi simil â influenzali, spossatezza grave, sanguinamenti nasali e cutanei, contusioni. In questi casi si deve consigliare al paziente di interrompere immediatamente il medicinale, di evitare qualsiasi medicinale di automedicazione contenente analgesici o antipiretici e di consultare il medico. |
Disturbi psichiatrici | Molto raro | Reazioni psicotiche, depressione |
Disturbi del sistema immunitario | Reazioni di ipersensibilitĂ che si manifestano conÂč: | |
Non comune | Orticaria e prurito | |
Molto raro | gravi reazioni di ipersensibilitĂ . I sintomi possono essere: gonfiore del volto, della lingua e della laringe, dispnea, tachicardia, ipotensione (anafilassi, angioedema o shock grave). Esacerbazione dellâasma | |
Non noto | ReattivitĂ del tratto respiratorio che comprende asma, broncospasmo e dispnea. | |
Patologie del sistema nervoso | Non comune | Disturbi del sistema nervoso centrale come cefalea, capogiro, insonnia, agitazione, irritabilitĂ o stanchezza. |
Molto raro | Meningite aseptica2 | |
Patologie dellâocchio | Non comune | Disturbi della vista |
Patologie dellâorecchio e del labirinto | Raro | Tinnito |
Patologie cardiache | Molto raro | insufficienza cardiaca, palpitazioni ed edema, infarto del miocardio |
Patologie vascolari | Molto raro | Ipertensione, vasculite |
Patologie gastrointestinali | Comune | problemi gastrointestinali, come dolori addominali, nausea e dispepsia. Diarrea, flatulenza, stitichezza, bruciore di stomaco, vomito e lievi perdite di sangue nello stomaco e/o nellâintestino che in casi eccezionali possono causare anemia |
Non comune | Ulcere gastrointestinali, perforazione o sanguinamento gastrointestinale , stomatiti ulcerative, peggioramento di colite o morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4), gastrite. | |
Molto raro | Esofagiti e formazione di restringimenti membranosi nellâintestino (restringimenti intestinali simildiaframmatici), pancreatiti | |
Patologie epatobiliari | Molto raro | disfunzione epatica, danno epatico, in particolare nella terapia a lungo termine, insufficienza epatica, epatite acuta |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Eruzioni cutanee varie |
Molto raro | gravi forme di reazioni cutanee come reazioni bollose incluse sindrome di StevensâJohnson, eritema multiforme e necrolisi epidermica tossica, alopecia | |
Patologie renali e urinarie | raro | Raramente possono verificarsi danni ai tessuti renali (necrosi papillare) ed elevate concentrazioni di acido urico nel sangue |
Molto raro | Formazione di edemi, in particolare in pazienti con ipertensione arterioso o insufficienza renale, sindrome nefrotica, nefrite interstiziale che puĂČ essere accompagnata da insufficienza renale. | |
Esami diagnostici | Raro | Diminuzione dei livelli di emoglobina |