NUROFEN INFLUENZA E RAFFREDORE 24CPR
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18,50âŹ
- IVA esclusa: 16,82âŹ
- Produttore: RECKITT BENCKISER HEALT ITALIA SPA
- Disponibilità: disponibile
- Codice prodotto: 034246025
NUROFEN
Influenza e Raffreddore
24 Compresse Rivestite
Principi attivi
Una compressa contiene: ibuprofene 200 mg, pseudoefedrina cloridrato 30 mg. Per lâelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Fosfato tricalcico, sodio carbossimetilcellulosa, cellulosa microcristallina, povidone, metilidrossipropilcellulosa, magnesio stearato, talco, coloranti: E 104, E 110, E 171.
Indicazioni terapeutiche
NUROFEN INFLUENZA E RAFFREDDORE 200 mg + 30 mg Compresse Rivestite, Ăš indicato negli adulti e adolescenti oltre i 12 anni. Trattamento dei sintomi del raffreddore e dellâinfluenza quali congestione nasale e sinusale, dolori, febbre, mal di gola, mal di testa.
Controindicazioni / Effetti indesiderati
IpersensibilitĂ ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Pazienti affetti da ulcera peptica. Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti trattamenti attivi o storia di emorragia / ulcera peptica ricorrente (due o piĂč episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento). Soggetti che hanno mostrato in precedenza reazioni di ipersensibilitĂ (quali poliposi nasale, asma, rinite, angioedema o orticaria) conseguenti allâimpiego di ibuprofene, acido acetilsalicilico o altri analgesici, antipiretici, altri antinfiammatori nonâsteroidei (FANS). Grave insufficienza renale o epatica. Insufficienza cardiaca severa (IV classe NYHA) Pazienti con malattie cardioâvascolari serie, tachicardia, ipertensione, angina pectoris, ipertiroidismo, diabete, feocromocitoma, glaucoma, sindrome prostatica. Gravidanza. Allattamento (vedere paragrafo 4.6). Bambini al di sotto dei 12 anni. Pazienti che assumono o hanno assunto nei 14 giorni precedenti inibitori della monoaminoâossidasi (IMAO) (vedere paragrafo 4.5).
Posologia
Posologia Solo per un breve periodo di trattamento. âą 5 giorni massimo di terapia per la popolazione adulta; âą 3 giorni massimo di terapia per la popolazione pediatrica (12â18 anni). Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con lâuso della dose minima efficace per la durata di trattamento piĂč breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Nel caso lâuso del medicinale sia necessario per piĂč di 5 giorni negli adulti e per piĂč di 3 giorni negli adolescenti, o nel caso di peggioramento della sintomatologia deve essere consultato il medico. Popolazione pediatrica: Non somministrare ai bambini di etĂ inferiore ai 12 anni Adulti e adolescenti oltre i 12 anni: La dose iniziale Ăš 1â2 compresse al giorno, poi, se necessario, 1â2 compresse ogni 4 ore. Non superare la dose di 6 compresse nelle 24 ore. Anziani: Nellâanziano non sono richieste modifiche della posologia consigliata tranne nei pazienti con alterazioni renali o epatiche per i quali Ăš necessario adattare individualmente la posologia. Modo di somministrazione: Uso orale.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la conservazione.
Avvertenze
Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con lâuso della piĂč bassa dose efficace per la piĂč breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2 e i paragrafi sottostanti sui Rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Altri FANS: lâuso di NUROFEN INFLUENZA E RAFFREDDORE deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COXâ2. Evitare lâuso contemporaneo di due o piĂč analgesici, antipiretici, antinfiammatori nonâsteroidei, in quanto ciĂČ comporta un aumento del rischio di effetti indesiderati. Lâimpiego di FANS deve essere attentamente valutato nei pazienti affetti da disturbi della coagulazione in quanto Ăš possibile una riduzione della coagulabilitĂ . Lo stesso dicasi per i pazienti in trattamento con anticoagulanti orali, per la possibilitĂ di un potenziamento dellâeffetto anticoagulante (vedere anche paragrafo 4.5). Sicurezza gastrointestinale: come per tutti gli antinfiammatori, il farmaco non va assunto se il paziente Ăš affetto da ulcera o disturbi gastrici. Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione ( vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione Ăš piĂč alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piĂč bassa dose disponibile. Lâuso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto paragrafo 4.5). Pazienti con una storia di tossicitĂ gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come lâ acido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono NUROFEN INFLUENZA E RAFFREDDORE il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poichĂ© tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: cautela Ăš richiesta (discutere con il proprio medico o farmacista) prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/oinsufficienza cardiaca poichĂ© in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi clinici suggeriscono che lâuso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die), puĂČ essere associato a un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus). In generale, studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. †1200 mg/die) siano associate ad un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia (IIâIII classe NYHA), cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazione e si devono evitare dosi elevate (2400 mg/die). Attenta considerazione deve essere esercitata anche prima di iniziare il trattamento a lungo termine per i pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo di sigaretta), soprattutto se sono necessarie dosi elevate (2400 mg/die) di ibuprofene. Reazioni cutanee: gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di StevensâJohnson e Necrolisi Tossica Epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con lâuso dei FANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piĂč alto rischio: lâinsorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi nelle prime fasi del trattamento. NUROFEN INFLUENZA E RAFFREDDORE deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilitĂ . Patologie respiratorie: in pazienti con asma bronchiale o malattie allergiche in atto o pregresse puĂČ insorgere broncospasmo. Non assumere il prodotto nei casi di asma e allergia allâ acido acetilsalicilico se non dopo aver consultato il medico (vedere paragrafo 4.3). LES e malattia mista del connettivo: in caso di lupus eritematoso sistemico e di malattia mista del connettivo puĂČ portare ad un aumentato rischio di meningite asettica (vedere paragrafo 4.8). FunzionalitĂ renale: insufficienza renale, in quanto la funzionalitĂ renale puĂČ essere compromessa (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). FunzionalitĂ epatica: disfunzioni epatiche (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). FertilitĂ femminile compromessa: vedere paragrafo 4.6 riguardante la fertilitĂ femminile. Da usare con cautela in combinazione con antiipertensivi inclusi i bloccanti neuronali adrenergici e i beta bloccanti (vedere paragrafo 4.5). Da usare con cautela con altri agenti simpaticomimetici come decongestionanti, soppressori dellâappetito e psicoâstimolanti anfetaminici (vedere paragrafo 4.5). Da usare con cautela in caso di ipereccitazione. Se si manifestano allucinazioni; irrequietezza o disturbi del sonno durante la somministrazione del medicinale, lâutilizzo del medicinale deve essere interrotto. Anziani: i pazienti anziani presentano una maggiore frequenza di reazioni avverse ai FANS, in particolare emorragia e perforazione gastrointestinale che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Popolazione pediatrica: Negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione della funzionalitĂ renale.
Interazioni
Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti, come il warfarin (vedere paragrafo 4.4). Agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Il prodotto non deve essere assunto dai pazienti in trattamento con inibitori delle monoaminossidasi e per i 14 giorni successivi alla cessazione di tale trattamento. Il prodotto puĂČ potenziare lâeffetto di altri agenti simpaticomimetici, come i decongestionanti. Lâeffetto della pseudoefedrina potrebbe essere ridotto dalla guanetidina, reserpina e dalla metildopa e potrebbe essere influenzato dagli antidepressivi triciclici. A sua volta la pseudoefedrina puĂČ ridurre lâeffetto della guanetidina e puĂČ aumentare la possibilitĂ di aritmie in pazienti digitalizzati, o in pazienti che assumono anticolinergici (inclusi antidepressivi triciclici) o chinidina. Diuretici, ACE inibitori e Antagonisti dellâangiotensina II: I FANS possono ridurre lâeffetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la coâsomministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dellâangiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della cicloâossigenasi puĂČ portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono NUROFEN INFLUENZA E RAFFREDDORE in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dellâangiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo lâinizio della terapia concomitante. Acido acetilsalicilico: la somministrazione concomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non Ăš generalmente raccomandata a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4). Dati sperimentali suggeriscono che lâibuprofene puĂČ inibire competitivamente lâeffetto dellâacido acetilsalicilico a basse dosi sullâaggregazione piastrinica quando i farmaci vengono somministrati contemporaneamente. Sebbene vi siano incertezze riguardanti lâestrapolazione di questi dati alla situazione clinica, non si puĂČ escludere la possibilitĂ che lâuso regolare, a lungo termine di ibuprofene possa ridurre lâeffetto cardioprotettivo dellâacido acetilsalicilico a basse dosi. Nessun effetto clinico rilevante Ăš considerato probabile in seguito a un uso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). Altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasiâ2: lâuso concomitante di due o piĂč FANS deve essere evitato in quanto potrebbe aumentare il rischio di eventi avversi (vedere paragrafo 4.4). Glucosidi cardiaci: i FANS possono peggiorare lâinsufficienza cardiaca, ridurre il VGF (velocitĂ di filtrazione glomerulare) e livelli plasmatici di glucosidi. Litio. Esistono dimostrazioni della possibilitĂ di un potenziale aumento dei livelli di litio nel sangue. Metotrexato. Esistono dimostrazioni della possibilitĂ di un aumento dei livelli plasmatici di metotrexato. Ciclosporine: aumentano il rischio di nefrotossicitĂ . Mifepristone: i FANS non possono essere somministrati per gli 8â12 giorni successivi allla somministrazione di mifepristone in quanto i FANS possono ridurre lâeffetto del mifepristone. Tacrolimus: possibile aumento del rischio di nefrotossicitĂ quando i FANS vengono somministrati con il tacrolimus. Zidovudina: aumentato rischio di tossicitĂ ematologica quando i FANS vengono utilizzati in concomitanza con la Zidovudina. Esistono dimostrazioni di aumentato rischio di emartrosi ed ematoma in pazienti emofilici sieropositivi per lâHIV se trattati contemporaneamente con zidovudina e ibuprofene. Antibiotici chinolonici: dati provenienti dagli studi animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono avere un rischio aumentato di sviluppare convulsioni. Alcaloidi della segale cornuta (ergotamina e metisergide): aumento del rischio di ergotismo. Inibitori dellâappetito (anoressizzanti) e psicostimolanti simil anfetamine: rischio di ipertensione. Ossitocina: rischio di ipertensione.
Effetti indesiderati
Lâelenco dei seguenti effetti indesiderati comprende quelli che sono stati osservati durante il trattamento con ibuprofene a dosaggi da automedicazione (fino ad un massimo di 1200mg al giorno) e con simpaticomimetici compresi pseudoefedrina per brevi periodi di somministrazione. Gli effetti indesiderati associati con la somministrazione di ibuprofene e simpaticomimetici come la pseudoefedrina sono elencate a seguire secondo la classificazione per sistemi ed organi e la frequenza. Per la frequenza dellâinsorgenza degli effetti indesiderati, vengono utilizzate le seguenti espressioni: Molto comune (â„ 1/10) Comune (â„ 1/100, <1/10) Non comune (â„ 1/1000, <1/100) Raro (â„ 1/10.000, <1/1000) Molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puĂČ essere definita sulla base dei dati disponibili) Allâinterno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravitĂ . Tabella degli effetti indesiderati
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazione Avversa |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Non comune | Reazioni di ipersensibilitĂ caratterizzate da orticaria e prurito2 |
Molto Raro | Disturbi ematopoietici1. Gravi reazioni di ipersensibilitĂ . I sintomi possono essere: rigonfiamento del volto, della lingua e della laringe, dispnea, tachicardia, ipotensione (anafilassi, angioedema o shock grave).2 | |
Disturbi psichiatrici | Non noti | Insonnia, ansia, irrequietezza, agitazione, allucinazioni. |
Patologie del sistema nervoso | Non comune | Mal di testa, tremori |
Molto raro | Meningite asettica3 | |
Patologie cardiache | Non noto | Insufficienza cardiaca ed edema4, tachicardia, dolore toracico, aritmia, palpitazioni. |
Patologie vascolari | Non noto | Ipertensione4 |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non noto | ReattivitĂ del sistema respiratorio comprendente asma, broncospasmo o dispnea2 |
Patologie gastrointestinali | Non comune | Dolori addominali, nausea e dispepsia5 |
Raro | Diarrea, flatulenza, costipazione e vomito | |
Molto raro | Ulcera peptica, perforazione o emorragia gastrointestinale, melena, ematemesi, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). Stomatiti ulcerative, ulcerazioni della bocca, gastrite. | |
Non noto | Secchezza della bocca. Esacerbazione di colite e del morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). | |
Patologie epatobiliari | Molto Raro | Disturbi epatici |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non noto | Iperidrosi |
Non comune | Eruzioni cutanee 2 | |
Molto raro | Possono verificarsi reazioni bollose includenti sindrome di StevensâJohnson, eritema multiforme e Necrolisi Tossica Epidermica. | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Non noto | Debolezza muscolare |
Patologie renali e urinarie | Molto raro | Grave insufficienza renale 6 |
Non noto | Ritenzione urinaria | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Non noto | IrritabilitĂ , sete |
Esami diagnostici | Molto raro | Diminuizione del livello dellâemoglobina nel sangue |