NUROFEN FEBBRE E DOLORE BB 100MG/5ML 150ML FRAGOLA
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12,70âŹ
- IVA esclusa: 11,55âŹ
- Produttore: RECKITT BENCKISER HEALT ITALIA SPA
- Disponibilità: disponibile
- Codice prodotto: 034102261
NUROFEN FEBBRE E DOLORE Bambini 100mg/5ml Sospensione Orale Ogni ml di sospensione orale contiene: Principio attivo: ibuprofene 20 mg. Eccipienti con effetti noti: sciroppo di maltitolo 450 mg Per lâelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. NUROFEN FEBBRE E DOLORE Bambini 200mg/5ml Sospensione Orale Ogni ml di sospensione orale contiene Principio attivo: ibuprofene 40 mg. Eccipienti con effetti noti: sciroppo di maltitolo 445 mg Per lâelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
EccipientiNurofen Febbre e Dolore Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto arancia senza zucchero Nurofen Febbre e Dolore Bambini 200mg/5ml sospensione orale gusto arancia senza zucchero Polisorbato 80, glicerina, sciroppo di maltitolo, saccarina sodica, acido citrico, sodio citrato, gomma di xanthan, sodio cloruro, aroma arancia, bromuro di domifene, acqua depurata. Nurofen Febbre e Dolore Bambini 100mg/5ml sospensione orale gusto fragola senza zucchero Nurofen Febbre e Dolore Bambini 200mg/5ml sospensione orale gusto fragola senza zucchero Polisorbato 80, glicerina, sciroppo di maltitolo, saccarina sodica, acido citrico, sodio citrato, gomma di xanthan, sodio cloruro, aroma fragola, bromuro di domifene, acqua depurata.
Indicazioni terapeuticheTrattamento sintomatico della febbre e del dolore lieve o moderato.
Controindicazioni/Effetti indesideratiâą IpersensibilitĂ allâibuprofene o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Bambini di etĂ inferiore a 3 mesi o di peso inferiore a 5,6 kg. âą La specialitĂ medicinale Ăš controindicata in pazienti che mostrano o hanno precedentemente mostrato ipersensibilitĂ (es. asma, rinite, angioedema,o orticaria) allâacido acetilsalicilico o ad altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolare quando lâipersensibilitĂ Ăš associata a poliposi nasale e asma. âą Ulcera peptica attiva. âą Grave insufficienza renale o epatica (vedere paragrafo 4.4). Severa insufficienza cardiaca (vedere paragrafo 4.4). âą Storia di emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti terapie a base di FANS storia di emorragia / ulcera peptica ricorrente (due o piĂč episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento). âą Uso concomitante di FANS, compresi gli inibitori specifici della COXâ2. âą Durante lâultimo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
PosologiaPosologia La dose giornaliera Ăš strutturata in base al peso ed allâetĂ del paziente. Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con lâuso della dose minima efficace per la durata di trattamento piĂč breve possibile necessaria per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.4). Nei bambini di etĂ compresa tra 3 e 6 mesi limitare la somministrazione a quelli di peso superiore ai 5,6 kg. Modo di somministrazione La somministrazione orale a lattanti e bambini di etĂ compresa fra 3 mesi e 12 anni dovrebbe avvenire mediante siringa dosatrice o cucchiaino dosatore forniti con il prodotto. I pazienti che soffrono di problemi di stomaco possono assumere il medicinale durante i pasti. La dose giornaliera di 20â30 mg/kg di peso corporeo, suddivisa 3 volte al giorno ad intervalli di 6â8 ore, puĂČ essere somministrata sulla base dello schema che segue. (non superare le dosi consigliate) Nurofen Febbre e Dolore Bambini 100mg/5ml Sospensione Orale La scala graduata presente sul corpo della siringa riporta in evidenza le tacche per i diversi dosaggi; in particolare la tacca da 2,5 ml corrispondente a 50 mg di ibuprofene e la tacca da 5 ml corrispondente a 100 mg di ibuprofene. Il cucchiaino dosatore riporta due tacche per due diversi dosaggi: la tacca da 2,5 ml corrispondente a 50 mg di ibuprofene e la tacca da 5 ml corrispondente a 100 mg di ibuprofene.
PESO | Età | DOSE singola in ml | n° massimo di SOMMINISTRAZONI/giorno |
5.6 â7 Kg | 3 â 6 mesi | 2,5 ml | 3 nelle 24 ore |
7 â10 Kg | 6 â 12 mesi | 2,5 ml | |
10 â 15 Kg | 1 â 3 anni | 5 ml | |
15 â 20 Kg | 4 â 6 anni | 7,5 ml (5 ml + 2,5 ml) | |
20 â 28 Kg | 7 â 9 anni | 10 ml | |
28 â 43 Kg | 10 â 12 anni | 15 ml |
PESO | ETAâ | DOSE singola in ml | n° massimo di SOMMINISTRAZONI/giorno |
5.6 â7 Kg | 3 â 6 mesi | 1,25 ml | 3 nelle 24 ore |
7 â10 Kg | 6 â 12 mesi | 1,75 ml | |
10 â 15 Kg | 1 â 3 anni | 2,5 ml | |
15 â 20 Kg | 4 â 6 anni | 3,75 ml | |
20 â 28 Kg | 7 â 9 anni | 5 ml | |
28 â 43 Kg | 10 â 12 anni | 7,5 ml |
Nurofen Febbre e Dolore Bambini 100 mg/5ml Sospensione Orale Nessuna Particolare Nurofen Febbre e Dolore Bambini 200mg/5ml sospensione Orale Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
AvvertenzeGli effetti indesiderati possono essere minimizzati con lâuso della piĂč bassa dose efficace per la piĂč breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere i paragrafi sottostanti sui rischi gastrointestinali e cardiovascolari). Lâuso di Nurofen Febbre e Dolore deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclusi gli inibitori selettivi della COXâ2. Gli analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei possono causare reazioni di ipersensibilitĂ , potenzialmente gravi (reazioni anafilattoidi), anche in soggetti non precedentemente esposti a questo tipo di farmaci. Il rischio di reazioni di ipersensibilitĂ dopo assunzione di ibuprofene Ăš maggiore nei soggetti che abbiano presentato tali reazioni dopo lâuso di altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei e nei soggetti con iperreattivitĂ bronchiale (asma), poliposi nasale o precedenti episodi di angioedema (vedere paragrafo 4.2 e paragrafo 4.8). Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. Nei bambini e negli adolescenti disidratati esiste il rischio di alterazione della funzionalitĂ renale (vedere paragrafo 4.3 e 4.8). Anziani: i pazienti anziani hanno un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione Ăš piĂč alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la piĂč bassa dose disponibile. Lâuso concomitante di agenti protettori (es. misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti ed anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali (vedere paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicitĂ gastrointestinale, in particolare anziani, devono riferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come lâacido acetilsalicilico (aspirina) (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono Nurofen Febbre e Dolore, il trattamento deve essere sospeso. I FANS devono essere somministrati con cautela ai pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poichĂ© tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens- Johnson e necrolisi tossica epidermica, sono state riportate molto raramente in associazione con lâuso dei FANS (vedi paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piĂč alto rischio: lâinsorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Nurofen Febbre e Dolore deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilitĂ . Cautela Ăš richiesta (discutere con il proprio medico o farmacista) prima di iniziare il trattamento nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poichĂ© in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi, ipertensione ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che lâuso di ibuprofene, specialmente ad alti dosaggi (2400 mg/die) e per trattamenti di lunga durata, puĂČ essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (es. infarto del miocardio o ictus). In generale, gli studi epidemiologici non suggeriscono che basse dosi di ibuprofene (es. †1200 mg/die) siano associati ad un aumento del rischio di infarto del miocardio. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ibuprofene soltanto dopo attenta considerazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (es. ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo). Lâuso di ibuprofene, di acido acetilsalicilico o di altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei, richiede particolare cautela: âą in caso di asma o malattie allergiche in atto o pregresse: possibile deterioramento della broncocostrizione; âą in presenza di difetti della coagulazione: riduzione della coagulabilitĂ ; âą in presenza di malattie renali, cardiache o di ipertensione: possibile riduzione critica della funzione renale (specialmente nei soggetti con funzione renale o epatica compromessa, insufficienza cardiaca o in trattamento con diuretici), nefrotossicitĂ o ritenzione di fluidi; âą in presenza di malattie epatiche: possibile epatotossicitĂ . âą reidratare il soggetto prima dellâinizio e nel corso del trattamento in caso di disidratazione (ad esempio per febbre, vomito o diarrea); Le seguenti precauzioni assumono rilevanza nel corso di trattamenti prolungati: âą sorvegliare i segni o sintomi di ulcerazioni o sanguinamenti gastrointestinali; âą sorvegliare i segni o sintomi di epatotossicitĂ ; âą sorvegliare i segni o sintomi di nefrotossicitĂ ; âą se insorgono disturbi visivi (vista offuscata o ridotta, scotomi, alterazione della percezione dei colori): interrompere il trattamento e consultare lâoculista; âą se insorgono segni o sintomi di meningite: valutare la rara possibilitĂ che essa sia dovuta allâuso di ibuprofene (meningite asettica; piĂč frequente nei soggetti affetti da lupus eritematoso sistemico e malattia mista del tessuto connettivo o altre collagenopatie) (vedere paragrafo 4.8). PoichĂ© Nurofen Febbre e Dolore contiene maltitolo, i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale. Nurofen Febbre e Dolore non contiene zucchero ed Ăš pertanto indicato per quei pazienti che devono controllare lâapporto di zuccheri e calorie. Ogni dose da 2,5 ml di sospensione contiene 4,63 mg (0,20 mmol) di sodio; ciĂČ deve essere tenuto in considerazione nei casi sia raccomandata una dieta povera di sodio.
InterazioniLâibuprofene deve essere evitato in associazione con: âą Acido acetilsalicilico (aspirina): A meno che lâacido acetilsalicilico a bassa dose (non piĂč di 75 mg al giorno), come per comune pratica clinica. non sia stata consigliata dal medico, poichĂ© puĂČ aumentare il rischio di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4). Dati sperimentali indicano che lâibuprofene puĂČ inibire gli effetti dellâacido acetilsalicilico a bassa dose sullâaggregazione piastrinica quando i farmaci sono somministrati in concomitanza. Tuttavia, lâesiguitĂ dei dati e le incertezze relative allâapplicazione dei dati estrapolati ex vivo alla situazione clinica non permettono di trarre delle conclusioni definitive sullâuso regolare di ibuprofene; siano sono improbabili effetti clinicamente rilevanti derivanti dallâuso occasionale dellâibuprofene (vedere paragrafo 5.1). âą Altri FANS inclusi gli inibitori selettivi della ciclossigenasiâ2:evitare lâuso contemporaneo di due o piĂč analgesici, antipiretici, antinfiammatori non steroidei: aumento del rischio di effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.4). Lâibuprofene deve essere utilizzato con cautela in associazione con: âą corticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4) âą antibiotici chinolonici:dati provenienti dagli studi su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate agli antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono avere un rischio aumentato di sviluppare convulsioni. âą anticoagulanti, come il warfarin: i FANS possono aumentare gli effetti degli anticoagulanti (vedere paragrafo 4.4) âą agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di emorragie gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4) âą antidiabetici: possibile aumento dellâeffetto delle sulfaniluree âą antivirali, come ritonavir: possibile aumento della concentrazione dei FANS âą ciclosporina: aumentato rischio di nefrotossicitĂ âą mefepristone: i FANS non devono essere somministrati negli 8â12 giorni successivi allâassunzione di mefepristone poichĂ© possono ridurne lâefficacia âą citotossici, come metotressato: riduzione dellâescrezione (aumentato rischio di tossicitĂ ) âą litio: riduzione dellâescrezione (aumentato rischio di tossicitĂ ) âą tacrolimus: aumentato rischio di nefrotossicitĂ âą uricosurici, come probenecid: rallenta lâescrezione dei FANS (aumento delle concentrazioni plasmatiche) âą metotrexato: potenziale aumento della concentrazione plasmatica di metotrexato. âą zidovudina: aumento del rischio di tossicitĂ ematica quando i FANS vengono utilizzati in associazione alla zidovudina. Esistono dimostrazioni di aumentato rischio di emartrosi ed ematomi in emofilici HIV (+) se trattati contemporaneamente con zidovudina e ibuprofene. âą diuretici, ACE inibitori e Antagonisti dellâangiotensina II: i FANS possono ridurre lâeffetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la coâ somministrazione di un ACE inibitore o di un antagonista dellâangiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della cicloâossigenasi puĂČ portare a un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono Nurofen Febbre e Dolore in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dellâangiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. âą I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo lâinizio della terapia concomitante e periodicamente. âą Glicosidi cardiaci: i FANS possono peggiorare lâinsufficienza cardiaca, ridurre il VGF (velocitĂ di filtrazione glomerulare) e aumentare i livelli plasmatici di glicosidi.
Effetti indesideratiEffetti indesiderati La lista dei seguenti effetti indesiderati comprende tutti quelli che sono stati riconosciuti durante il trattamento con ibuprofene per brevi periodi di trattamento e per dosi giornaliere fino ad un massimo di 1200 mg. In caso di terapie per patologie croniche o prolungate ad alto dosaggio possono manifestarsi altri effetti indesiderati. Le reazioni avverse associate con la somministrazione di ibuprofene sono elencate a seguire secondo la classificazione per sistemi ed organi ed in base alla frequenza. Le frequenze sono definite come: Molto comune (1/10) Comune (1/100, <1/10) Non comune (1/1000, <1/100) Raro (1/10.000, <1/1000) Molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puĂČ essere definita sulla base dei dati disponibili) Allâinterno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati vengono presentati in ordine decrescente di gravitĂ .
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Reazione avversa |
Infezioni ed infestazioni | Raro | Cistite, rinite |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto raro | Disturbi dellâematopoiesi Âč |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | Reazioni di ipersensibilitĂ che si manifestano con orticaria e pruritoÂČ |
Molto raro | gravi reazioni di ipersensibilitĂ che includono gonfiore del volto, della lingua e della laringe, dispnea, tachicardia, ipotensione (anafilassi, angioedema o shock grave). | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Non noto | Ritenzione di liquidi e diminuzione dellâappetito3 |
Disturbi psichiatrici | Non noto | IrritabilitĂ |
Raro | Depressione, insomnia, difficolta di concentrazione, labilitĂ emotiva, disturbi visivi e uditivi. | |
Patologie del sistema nervoso | Non comune | Cefalea, vertigini, sonnolenza, convulsioni. |
Molto raro | Meningite aseptica4 | |
Raro | Emorragia cerebrovascolare | |
Patologie dellâocchio | Raro | Secchezza oculare |
Patologie dellâorecchio e del labirinto | Non noto | Tinnito |
Patologie cardiache | Non noto | Insufficienza cardiaca ed edema5 |
Raro | Palpitazioni | |
Patologie vascolari | Non noto | Ipertensione5 e shock |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non noto | ReattivitĂ del tratto respiratorio che comprende asma, ostruzione alla laringe, broncospasmo o apnea, dispnea. |
Patologie gastrointestinali | Non comune | Dolori addominali, nausea e dispepsia6 |
Raro | Diarrea, flatulenza, secchezza delle fauci, costipazione e vomito. | |
Molto raro | Ulcera peptica, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, melena e ematemesi7. Ulcerazioni della bocca e gastrite. | |
Non noto | Esacerbazione di colite e del morbo di Crohn8, pancreatite, duodenite, esofagite. | |
Patologie epatobiliari | Molto raro | Disfunzione epatica, epatite, ittero, sindrome epatorenale, necrosi epatica, insufficienza epatica |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Eruzioni cutanee varie2 |
Molto raro | Reazioni bollose incluse sindrome di StevensâJohnson, eritema multiforme e necrolisi epidermica tossica2 | |
Raro | Dermatite esfoliativa, alopecia, dermatite da fotosensibilitĂ | |
Patologie renali e urinarie | Raro | Necrosi tubulare, glomerulo nefrite, poliuria, ematuria. |
Molto raro | Insufficienza renale acuta9 | |
Esami diagnostici | Raro | Diminuzione dei livelli di ematocrito |
Molto raro | Diminuzione dei livelli di emoglobina |
TossicitĂ I segni e i sintomi di tossicitĂ non sono stati generalmente osservati a dosi inferiori a 100 mg/kg nei bambini o negli adulti. Comunque, in alcuni casi potrebbe essere necessario un trattamento di supporto. Si Ăš osservato che i bambini manifestano segni e sintomi di tossicitĂ dopo ingestione di ibuprofene a dosi di 400 mg/kg o maggiori. Lâemivita del farmaco in caso di sovradosaggio Ăš 1.5â3 ore. Sintomi La maggior parte dei pazienti che ingeriscono accidentalmente quantitativi clinicamente rilevanti di ibuprofene manifesteranno i sintomi entro 4â6 ore. I sintomi di sovradosaggio piĂč comunemente riportati comprendono: nausea, vomito, dolore addominale, letargia e sonnolenza. Gli effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) includono mal di testa, tinnito, vertigini, convulsioni e perdita della coscienza. Raramente sono stati anche riportati nistagmo, acidosi metabolica, ipotermia, effetti renali, sanguinamento gastrointestinale, coma, apnea, diarrea e depressione del SNC e dellâapparato respiratorio. Sono stati riportati disorientamento, stato di eccitazione, svenimento e tossicitĂ cardiovascolare comprendente ipotensione, bradicardia e tachicardia. Nei casi di sovradosaggio significativo sono possibili insufficienza renale e danno epatico. Nei casi piĂč seri si puĂČ verificare prolungamento del tempo di protrombina (INR), probabilmente causato da unâinterferenza con lâazione dei fattori della coagulazione presenti in circolo. In soggetti asmatici si puĂČ verificare unâesacerbazione dei sintomi della malattia. Trattamento Non esiste alcun antidoto specifico per il sovradosaggio di ibuprofene. In caso di sovradosaggio Ăš pertanto indicato un trattamento sintomatico e di supporto e deve includere il mantenimento della pervietĂ delle vie aeree e il monitoraggio della funzionalitĂ cardiaca e dei segni vitali fino alla stabilizzazione del paziente. Particolare attenzione Ăš dovuta al controllo della pressione arteriosa, dellâequilibrio acidoâbase e di eventuali sanguinamenti gastrointestinali. Entro unâ ora dallâingestione di una quantitĂ potenzialmente tossica deve essere presa in considerazione la somministrazione di carbone attivo.. In alternativa, nellâadulto, entro unâora dallâingestione di una overdose potenzialmente pericolosa per la vita deve essere presa in considerazione la lavanda gastrica.;. Deve essere assicurata una diuresi adeguata e le funzioni renale ed epatica devono essere strettamente monitorate. Il paziente deve rimanere sotto osservazione per almeno quattro ore successivamente allâingestione di una quantitĂ di farmaco potenzialmente tossica. Lâeventuale comparsa di convulsioni frequenti o prolungate deve essere trattata con diazepam o lorazepam per via endovenosa. Se lâibuprofene Ăš giĂ stato assorbito si devono somministrare sostanze alcaline per favorire lâescrezione nelle urine dellâibuprofene acido. Somministrare broncodilatatori in caso di asma. In rapporto alle condizioni cliniche del paziente possono essere necessarie altre misure di supporto. Per maggiori informazioni, contattare il locale centro antiveleni.
Gravidanza e allattamentoEâ improbabile che soggetti di etĂ inferiore a 12 anni vadano incontro a gravidanza, o allattino al seno. Peraltro, in tali circostanze bisogna tenere presente le seguenti considerazioni. Gravidanza Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la somministrazione di ibuprofene dovrebbe essere evitata. Lâibuprofene Ăš controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Lâinibizione della sintesi di prostaglandine puĂČ interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo lâuso di un inibitore della sintesi di prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache aumentava da meno dellâ1% fino a circa lâ1,5%. Ă stato ritenuto che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e postâimpianto e di mortalitĂ embrioneâfetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, Ăš stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori di sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: âą tossicitĂ cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); âą disfunzione renale che puĂČ progredire a insufficienza renale con oligoâidroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: âą possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puĂČ occorrere anche a dosi molto basse; âą inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Allattamento Esistono dati limitati che dimostrano che lâibuprofene possa passare in basse concentrazioni nel latte materno ed Ăš improbabile che possa avere effetti indesiderati per i neonati.FertilitĂ Non pertinente