I pidocchi del capo (Pediculus humanus capitis) sono piccoli parassiti specifici dell’uomo che hanno il loro habitat naturale nel cuoio capelluto. È stato, infatti, accertato che non stazionano sugli animali che, quindi, non hanno alcuna parte nella loro trasmissione.

La pediculosi, o infestazione da pidocchi, può colpire chiunque. Un tempo si pensava che fossero indice di scarsa igiene ma, recentemente, si è appurato che hanno maggiore difficoltà ad attecchire sui capelli sporchi a causa dell’eccesso di sebo e, pertanto, prediligono i capelli puliti.

 Il sintomo più tipico della pediculosi è il prurito, dovuto ad una reazione irritativa-allergica agli enzimi contenuti nella saliva del pidocchio. Tale reazione, purtroppo, non è immediata ma può estrinsecarsi anche dopo numerosi giorni o settimane dall’inizio dell’infestazione, risultando così in uno stato avanzato. 

Il pidocchio ha tre forme di sviluppo che sono:

• Lendini (le uova), sono dei piccoli puntini bianchi molto simili visivamente alla forfora, da cui si differenziano però perché restano saldamente attaccate alla base del capello, mentre la forfora si separa dal capo con estrema facilità.

• Ninfe, la forma appena uscita dalle uova. Si nutrono già di sangue ma ancora non si riproducono. 

• Pidocchio adulto. Dopo circa una-due settimane dalla schiusa, avviene l’ultima trasformazione. Un pidocchio adulto produce circa 5-10 uova al giorno quindi la sua diffusione è molto rapida. 

I pidocchi non volano e non saltano, per cui la diffusione avviene o per contatto diretto da testa a testa o per contatto indiretto, tramite l’utilizzo di oggetti personali contaminati (come giubbini, cappelli, sciarpe, pettini, spazzole ecc.). Ecco perché è molto importante insegnare ai bambini a non scambiarsi gli oggetti personali.

L’unico modo realmente efficace per prevenire la pediculosi è diagnosticarla tempestivamente, quindi si consiglia ai genitori dei bambini nella fascia d’età più a rischio di controllare loro la testa settimanalmente, con l’aiuto di un apposito pettinino a denti stretti, nei periodi di massima diffusione dell’infestazione anche 2-3 volte a settimana.

Qualora si dovesse riscontrare la presenza anche di un solo pidocchio è fondamentale utilizzare un apposito trattamento per eliminare i pidocchi, attenendosi scrupolosamente alle istruzioni riportate sulla confezione. Al giorno d’oggi esistono vari prodotti da banco utili per rimuovere i pidocchi, disponibili sia in lozione sia in shampoo. 

Dopo il trattamento bisogna utilizzare il pettine a denti stretti scrupolosamente su tutta la capigliatura e ripetere il tutto (trattamento più pettinino) dopo circa 8-10 giorni, per rimuovere anche eventuali lendini superstiti al primo trattamento. 

Qualora un membro della famiglia sia affetto da pediculosi è importante controllare la testa di tutti e avvisare la scuola e le persone con cui è stato a contatto. 

Contestualmente al trattamento bisogna anche provvedere ad un accurato lavaggio in acqua calda di lenzuola, coperte, asciugamani, spazzole, pettini, fermagli, peluche ecc.

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