FOSFATO SODICO AFOM 1CLS 120ML
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3,50âŹ
- IVA esclusa: 3,18âŹ
- Produttore: MONTEFARMACO OTC SpA
- Disponibilità: Out Of Stock
- Codice prodotto: 029910015
100 ml di soluzione contengono: Principiattivi: sodio fosfato monobasico biidrato 18,0 g (pari a sodio fosfato monobasico monoiidrato 16.0g) sodio fosfato bibasico dodecaidrato 8,0 g (pari a sodio fosfato bibasico eptaidrato 6.0 g) Per lâelenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1
EccipientiMetile paraidrossibenzoato sodico Propile paraidrossibenzoato sodico Acqua depurata
Indicazioni terapeutiche- Trattamento della stitichezza. - Condizioni cliniche che richiedono uno svuotamento intestinale pre e post-operatorio, in preparazione ad esami radiologici ed indagini endoscopiche dellâultimo tratto intestinale.
Controindicazioni/Effetti indesiderati- ipersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti - dolore addominale acuto o di origine sconosciuta - nausea o vomito - ostruzione o stenosi intestinale o stenosi anorettale - sub occlusione intestinale - ileo meccanico - ileo paralitico - disturbi intestinali di tipo infiammatorio ed altre condizioni che possono aumentare lâassorbimento del medicinale - perforazione anale - megacolon congenito o acquisito - malattia di Hirschsprung - sanguinamento rettale di origine sconosciuta - crisi emorroidale acuta con dolore e sanguinamento - grave stato di disidratazione - bambini di etĂ inferiore ai dodici anni I fosfati sono controindicati in pazienti con disturbi cardiaci, grave insufficienza renale o in presenza di iperfosfatemia. Non si devono somministrate contemporaneamente altre preparazioni con fosfati di sodio, tra cui soluzioni orali o compresse di fosfati di sodio (vedere paragrafo 4.5).
PosologiaAdulti e adolescenti (12 - 18 anni): 1 flacone da 120 ml.Non utilizzare piĂč di un flacone al giorno. Ogni flacone deve essere utilizzato per una sola somministrazione; eventuale medicinale residuo deve essere eliminato. La somministrazione puĂČ essere praticata a temperatura ambiente. Se preferito tiepido, basta mettere il flacone a contatto con acqua calda (per immersione o sotto il rubinetto). Per un migliore effetto Ăš consigliabile praticare la somministrazione in posizione coricata sul fianco sinistro. Per una maggiore azione pulente, assumere la posizione genupettorale per qualche minuto, subito dopo la somministrazione. Istruzioni per lâuso 1. Togliere il cappuccio del flacone monodose. 2. Impugnare il flacone e introdurre delicatamente la cannula nel retto, quindi spremere il flacone a fondo. Ă previsto che un residuo di soluzione rimanga nel flacone. 3. A somministrazione terminata, estrarre la cannula e gettare il flacone vuoto nella sua stessa scatola secondo le regole di eliminazione dei medicinali. 4. Restare coricati fino a urgente bisogno di evacuare, che si manifesta di solito entro 5 minuti. In ogni caso non Ăš necessario trattenere il clistere oltre 10-15 minuti.
ConservazioneTenere il contenitore ben chiuso.
AvvertenzeIl flacone da 120 ml non deve essere utilizzato nei bambini di etĂ inferiore a 12 anni. Lâabuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) puĂČ causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi piĂč gravi Ăš possibile lâinsorgenza di disidratazione o ipopotassemia la quale puĂČ determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici, o corticosteroidi. I pazienti devono essere incoraggiati a bere liquidi per aiutare a prevenire la disidratazione, in particolare i pazienti con condizioni che possono predisporre a disidratazione, o quelli che assumono medicinali che possono diminuire la velocitĂ di filtrazione glomerulare, come i diuretici, gli inibitori dellâenzima di conversione dellâangiotensina (ACE inibitori), i bloccanti del recettore dellâangiotensina (sartani) o gli anti-infiammatori non steroidei (FANS). Dato che Sodio fosfato AFOM 16% / 6% soluzione rettalecontiene fosfati di sodio, vi Ăš il rischio di elevati livelli sierici di sodio e fosfato e diminuzione dei livelli di calcio e potassio, e di conseguenza ipernatriemia, iperfosfatemia, ipocalcemia e ipopotassiemia, che si possono verificare con segni clinici come tetania e insufficienza renale. Lâabuso di lassativi puĂČ causare dipendenza (e, quindi, possibile necessitĂ di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). Lâuso ripetuto di lassativi puĂČ dare origine ad assuefazione o danni di diverso tipo. Lâimpiego prolungato di un lassativo per il trattamento della stipsi Ăš sconsigliato. Il trattamento farmacologico della stipsi deve essere considerato un adiuvante al trattamento igienico-dietetico (es. incremento di fibre vegetali e liquidi nellâalimentazione, attivitĂ fisica e rieducazione della motilitĂ intestinale).Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre lâintervento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia. Unâattenta valutazione del medico Ăš indispensabile quando la necessitĂ del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da piĂč di due settimane o quando lâuso del lassativo non riesce a produrre effetti. Ă opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute e i pazienti con ipertensione arteriosa non controllata, ascite, malattie cardiache, cambiamenti della mucosa rettale (ulcere, fessure), consultino il medico prima di usare il medicinale. I pazienti devono essere avvertiti di interrompere la somministrazione, se si incontra resistenza, dato che la somministrazione forzata del clistere puĂČ provocare lesioni. Negli episodi di stitichezza, si consiglia innanzitutto di correggere le abitudini alimentari integrando la dieta quotidiana con un adeguato apporto di fibre ed acqua. Quando si utilizzano lassativi Ăš opportuno bere al giorno almeno 6-8 bicchieri di acqua, o altri liquidi, in modo da favorire lâammorbidimento delle feci. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: Sodio fosfato AFOM 16% / 6% soluzione rettale contiene metile paraidrossibenzoato sodico e propile paraidrossibenzoato sodico che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).
InterazioniLâassorbimento sistemico del sodio fosfato soluzione rettale Ăš limitato; tuttavia in alcune condizioni puĂČ risultare aumentato e predisporre a possibili interazioni con altri farmaci. Lâassunzione contemporanea di farmaci che possono avere effetti sullâequilibrio elettrolitico (come diuretici, cortisonici, calcio-antagonisti, litio.) puĂČ facilitare lâinsorgenza di iperfosfatemia, ipercalcemia e ipernatriemia. I pazienti che assumono farmaci in grado di prolungare lâintervallo QT possono essere piĂč a rischio di sviluppare questa reazione avversa se trattati concomitantemente con sodio fosfato. Dato che lâipernatriemia Ăš associata a bassi livelli di litio, lâuso concomitante di Sodio fosfato AFOM 16% / 6% soluzione rettale e litio puĂČ causare una riduzione dei livelli sierici di litio, con una diminuzione dellâefficacia. Lâutilizzo concomitante di supplementi di calcio o antiacidi contenenti calcio puĂČ aumentare il rischio di calcificazione ectopica. Non si devono somministrate contemporaneamente altre preparazioni con fosfati di sodio, tra cui soluzioni orali o compresse di fosfati di sodio (vedere paragrafo 4.3).
Effetti indesideratiDi seguito sono riportati gli effetti indesiderati di sodio fosfato, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilitĂ (ad esempio orticaria) Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Vescicole, prurito, bruciore Patologie gastrointestinali Dolori crampiformi isolati o coliche addominali e diarrea, con perdita di liquidi ed elettroliti, piĂč frequenti nei casi di stitichezza grave, nonchĂ© irritazione a livello rettale. Nausea, vomito. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Iperfosfatemia, ipopotassiemia, ipernatriemia, ipocalcemia e calcificazione dei tessuti possono raramente verificarsi. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lâautorizzazione del medicinale Ăš importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari Ăš richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione allâindirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
SovradosaggioLâeffetto piĂč frequentemente osservato in seguito ad ingestione o somministrazione rettale Ăš irritazione gastrointestinale (dolori addominali, nausea, vomito, diarrea). Alla diarrea persistente ne consegue una perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Le perdite di liquidi ed elettroliti devono essere rimpiazzate. Gli squilibri elettrolitici sono caratterizzati dai seguenti sintomi: sete, vomito, indebolimento, edema, dolori alle ossa (osteomalacia) e ipoalbuminemia. Nei casi piĂč gravi Ăš possibile lâinsorgenza di disidratazione o ipopotassemia la quale puĂČ determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici, o corticosteroidi. Le perdite di liquidi ed elettroliti devono essere rimpiazzate. Generalmente sono sufficienti provvedimenti conservativi; si devono somministrare molti liquidi, soprattutto succhi di frutta. Vedere inoltre quanto riportato nel paragrafo 4.4 circa lâabuso di lassativi. Se una quantitĂ significativa di fosfato viene assorbita puĂČ verificarsi iperfosfatemia, ipocalcemia, e ipomagnesemia. Alterazioni dellâequilibrio idroelettrolitico sono state osservate in seguito ad esposizione orale, rettale e per via endovenosa. Lâiperfosfatemia grave e lâipocalcemia possono provocare tetania, convulsioni, bradicardia, prolungamento dellâintervallo QT, aritmia, coma ed arresto cardiaco. Possono verificarsi inoltre disidratazione grave, ipernatriemia, ipotensione, acidosi metabolica e tachicardia. Gli anziani, i bambini ed i pazienti con insufficienza renale sono a maggior rischio di effetti tossici.
Gravidanza e allattamentoNon sono stati effettuati studi adeguati e ben controllati sullâuso del medicinale in gravidanza o nellâallattamento. Anche se non ci sono evidenti controindicazioni dellâuso del medicinale in gravidanza e durante lâallattamento, si raccomanda di assumere il medicinale solo in caso di necessitĂ e sotto controllo medico.