MOMENXSIN 200/30MG 12CPR FILM RIV
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9,70âŹ
- IVA esclusa: 8,82âŹ
- Produttore: ANGELINI PHARMA spa
- Disponibilità: disponibile
- Codice prodotto: 043682020
Ciascuna compressa rivestita con film contiene 200 mg di ibuprofene e 30 mg di pseudoefedrina cloridrato. Per lâelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
EccipientiNucleo della compressa Cellulosa microcristallina Calcio idrogeno fosfato anidro Croscarmellosa sodica Amido di mais Silice colloidale anidra Magnesio stearato Rivestimento della compressa Ipromellosa Macrogol 400 Talco Titanio diossido (E171) Ossido di ferro giallo (E172)
Indicazioni terapeuticheTrattamento sintomatico della congestione nasale associata a rinosinusite acuta di sospetta origine virale con cefalea e/o febbre. Momenxsin Ăš indicato negli adulti e negli adolescenti di etĂ pari o superiore a 15 anni.
Controindicazioni/Effetti indesideratiâą IpersensibilitĂ allâibuprofene, alla pseudoefedrina cloridrato o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; âą Pazienti di etĂ inferiore a 15 anni; âą Donne nel terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6); âą Donne in allattamento (vedere paragrafo 4.6); âą Pazienti con anamnesi di reazioni di ipersensibilitĂ (ad esempio broncospasmo, asma, rinite, angioedema o orticaria) associate ad acido acetilsalicilico o ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS); âą Storia di sanguinamento o perforazione gastrointestinale associata a una precedente terapia a base di FANS; âą Emorragia/ulcera peptica ricorrente attuale o pregressa (almeno due episodi distinti di ulcerazione o sanguinamento dimostrato); âą Sanguinamento cerebrovascolare o di altra natura; âą Anomalie emopoietiche di origine sconosciuta; âą Grave insufficienza epatica; âą Grave insufficienza renale; âą Grave insufficienza cardiaca; âą Gravi disturbi cardiovascolari, cardiopatia coronarica (cardiopatia, ipertensione, angina pectoris), tachicardia, ipertiroidismo, diabete, feocromocitoma; âą Storia di ictus o presenza di fattori di rischio per lâictus (a causa dellâattività αâsimpaticomimetica della pseudoefedrina cloridrato); âą Rischio di glaucoma ad angolo chiuso; âą Rischio di ritenzione urinaria correlata a disturbi uretroprostatici; âą Storia di infarto miocardico; âą Storia di crisi convulsive; âą Lupus eritematoso sistemico; âą Uso concomitante di altri vasocostrittori come decongestionanti nasali, somministrati per via orale o nasale (ad esempio fenilpropanolamina, fenilefrina ed efedrina), e metilfenidato (vedere paragrafo 4.5); âą Uso concomitante di inibitori non selettivi delle monoamino ossidasi (IMAO) (iproniazide) (vedere paragrafo 4.5) oppure uso di inibitori delle monoamino ossidasi nelle ultime due settimane.
PosologiaPosologia Adulti e adolescenti di etĂ pari o superiore a 15 anni 1 compressa (equivalente a 200 mg di ibuprofene e 30 mg di pseudoefedrina cloridrato) ogni 6 ore se necessario. In caso di sintomi piĂč intensi, 2 compresse (equivalenti a 400 mg di ibuprofene e 60 mg di pseudoefedrina cloridrato) ogni 6 ore se necessario, fino a una dose giornaliera totale massima di 6 compresse (equivalenti a 1200 mg di ibuprofene e 180 mg di pseudoefedrina cloridrato). Non superare la dose giornaliera totale massima di 6 compresse (equivalenti a 1200 mg di ibuprofene e 180 mg di pseudoefedrina cloridrato). Per uso a breve termine. In caso di peggioramento dei sintomi consultare un medico. La durata massima del trattamento Ăš di 4 giorni per gli adulti e 3 giorni per gli adolescenti di etĂ pari o superiore a 15 anni. Nei casi in cui i sintomi consistono prevalentemente in dolore/febbre o congestione nasale, Ăš preferibile la somministrazione di un prodotto contenente un singolo principio attivo. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti al minimo utilizzando per il piĂč breve tempo possibile la dose minima necessaria per ottenere il controllo dei sintomi (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica Momenxsin Ăš controindicato nei pazienti pediatrici di etĂ inferiore a 15 anni (vedere paragrafo 4.3). Modo di somministrazione Per uso orale. Le compresse devono essere deglutite intere e non masticate, con un bicchiere dâacqua, preferibilmente durante i pasti.
ConservazioneNon conservare a temperatura superiore ai 30° C.
AvvertenzeLâuso concomitante di Momenxsin e altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi della cicloâossigenasi (COX)â2, dovrebbe essere evitato. Gli effetti indesiderati possono essere ridotti utilizzando per il piĂč breve tempo possibile la dose minima efficace necessaria per controllare i sintomi (vedere i paragrafi "Effetti gastrointestinali" ed "Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari" presenti di seguito). Se i sintomi persistono oltre la durata massima raccomandata del trattamento con questo medicinale (4 giorni per gli adulti e 3 giorni per gli adolescenti), devono essere rivalutate le misure da mettere in atto, in particolare la possibile utilitĂ di un trattamento antibiotico. La rinosinusite acuta di sospetta origine virale Ăš definita come una serie di sintomi rinologici bilaterali di intensitĂ moderata, dominata da congestione nasale con rinorrea grave o purulenta, che si presenta in un contesto epidemico. Lâaspetto purulento della rinorrea Ăš comune e non corrisponde sistematicamente a una sovrainfezione batterica. Il dolore ai seni paranasali nei primi giorni della patologia Ăš associato alla congestione della relativa mucosa (rinosinusite congestizia acuta) e nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente. In caso di sinusite batterica acuta, Ăš giustificato il ricorso a una terapia antibiotica. Avvertenze speciali relative alla pseudoefedrina cloridrato âą La posologia, la durata massima raccomandata del trattamento (4 giorni per gli adulti e 3 giorni per gli adolescenti) e le controindicazioni devono essere rigorosamente rispettate (vedere paragrafo 4.8). âą I pazienti devono essere informati che il trattamento deve essere sospeso se compaiono ipertensione, tachicardia, palpitazioni, aritmie cardiache, nausea o qualsiasi segno di tipo neurologico, come lâinsorgenza o il peggioramento della cefalea. Prima di utilizzare questo medicinale, i pazienti devono consultare il medico in caso di: âą ipertensione, cardiopatia, ipertiroidismo, psicosi o diabete; âą assunzione concomitante di farmaci antiemicranici, in particolare vasocostrittori a base di alcaloidi della segale cornuta (a causa dellâattività αâsimpaticomimetica della pseudoefedrina); âą malattia del tessuto connettivo mista: aumento del rischio di meningite asettica (vedere paragrafo 4.8); âą sintomi neurologici quali crisi convulsive, allucinazioni, disturbi comportamentali, stato di agitazione e insonnia sono stati descritti in seguito alla somministrazione di vasocostrittori per via sistemica, soprattutto nel corso di episodi febbrili o in caso di sovradosaggio. Tali sintomi sono stati segnalati piĂč comunemente nella popolazione pediatrica. Pertanto Ăš opportuno: âą evitare la somministrazione di Momenxsin in associazione con farmaci che possono abbassare la soglia epilettogena, quali derivati terpenici, clobutinolo, sostanze atropinoâsimili e anestetici locali, oppure in presenza di storia di crisi convulsive; âą attenersi rigorosamente, in tutti i casi, alla posologia raccomandata e informare i pazienti circa i rischi di sovradosaggio qualora Momenxsin sia assunto in concomitanza con altri medicinali contenenti vasocostrittori. I pazienti con disturbi uretroprostatici sono maggiormente soggetti allo sviluppo di sintomi quali disuria e ritenzione urinaria. I pazienti anziani potrebbero essere piĂč sensibili agli effetti sul sistema nervoso centrale (SNC). Precauzioni dâimpiego relative alla pseudoefedrina cloridrato âą Nei pazienti che devono essere sottoposti a un intervento chirurgico programmato in cui si prevede di utilizzare anestetici volatili alogenati, Ăš preferibile sospendere il trattamento con Momenxsin diversi giorni prima dellâintervento, in considerazione del rischio di ipertensione acuta (vedere paragrafo 4.5). âą Gli atleti devono essere informati che il trattamento con pseudoefedrina cloridrato puĂČ comportare positivitĂ ai test antidoping. Interferenze con i test sierologici La pseudoefedrina puĂČ potenzialmente ridurre la captazione di iobenguano iâ131 nei tumori neuroendocrini, interferendo cosĂŹ con la scintigrafia. Avvertenze speciali relative allâibuprofene Nei pazienti che soffrono di asma bronchiale o malattie allergiche o con anamnesi di tali patologie, potrebbe verificarsi broncospasmo. In caso di asma, il prodotto non deve essere assunto senza avere prima consultato un medico (vedere paragrafo 4.3). I pazienti affetti da asma associata a rinite cronica, sinusite cronica e/o poliposi nasale sono esposti a un maggiore rischio di reazioni allergiche in caso di assunzione di acido acetilsalicilico e/o FANS. La somministrazione di Momenxsin puĂČ scatenare un attacco acuto di asma, in particolare in alcuni pazienti allergici allâacido acetilsalicilico o a un FANS (vedere paragrafo 4.3). Lâutilizzo prolungato di qualunque tipo di antidolorifico per la cefalea puĂČ causarne il peggioramento. Laddove si riscontri o sospetti questa situazione, si deve richiedere un consulto medico e sospendere il trattamento. La diagnosi di cefalea da uso eccessivo di farmaci (MOH) deve essere sospettata nei pazienti che manifestano cefalee frequenti o quotidiane nonostante (o a causa di) lâimpiego regolare di medicinali per la cefalea. Prima di utilizzare questo medicinale, i pazienti affetti da disturbi della coagulazione del sangue devono consultare il medico.Effetti gastrointestinali Emorragia, ulcerazione o perforazione gastrointestinale, talvolta fatali, sono state segnalate, in qualsiasi fase del trattamento, con lâutilizzo di tutti i FANS, con o senza sintomi di preavviso o eventi gastrointestinali pregressi. Il rischio di emorragia, ulcerazione o perforazione gastrointestinale, talvolta fatali, aumenta quanto piĂč alte sono le dosi di FANS, nei pazienti con storia di ulcera, in particolare se complicata da sanguinamento o perforazione (vedere paragrafo 4.3) e negli anziani. Questi pazienti devono iniziare il trattamento con la dose minima disponibile. Per questi pazienti e per quelli che assumono un trattamento concomitante con basse dosi di acido acetilsalicilico o altri medicinali che possono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali, deve essere presa in considerazione una terapia di associazione con gastroprotettori (ad esempio misoprostolo o inibitori di pompa protonica) (vedere di seguito e paragrafo 4.5). I pazienti con storia di tossicitĂ gastrointestinale, in particolare quelli anziani, devono segnalare qualsiasi sintomo addominale insolito (in particolare emorragia gastrointestinale), soprattutto nelle fasi iniziali del trattamento. Si consiglia particolare cautela nei pazienti in trattamento concomitante con farmaci che potrebbero aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento, quali corticosteroidi orali, anticoagulanti come il warfarin, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o antiaggreganti come lâacido acetilsalicilico (vedere paragrafo 4.5). Il trattamento con Momenxsin deve essere immediatamente sospeso in caso di sanguinamento o ulcerazione gastrointestinale. I FANS devono essere somministrati con cautela a pazienti con storia di patologie gastrointestinali (colite ulcerosa, morbo di Crohn), perchĂ© tali condizioni potrebbero essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). In caso di assunzione concomitante di alcol, lâuso di FANS puĂČ aumentare gli effetti indesiderati correlati al principio attivo, in particolare quelli che interessano il tratto gastrointestinale o il sistema nervoso centrale. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari Le seguenti condizioni sono oggetto di controindicazioni per via della presenza di pseudoefedrina cloridrato (vedere paragrafo 4.3): gravi disturbi cardiovascolari, cardiopatia coronarica (cardiopatia, ipertensione, angina pectoris), tachicardia, ipertiroidismo, diabete, feocromocitoma, storia di ictus o presenza di fattori di rischio per lâictus, storia di infarto miocardico. Studi clinici suggeriscono che lâuso dellâibuprofene, in particolare ad alte dosi (2400 mg/die), puĂČ essere associato a un lieve aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad esempio infarto miocardico o ictus). Nel complesso, gli studi epidemiologici non suggeriscono che lâibuprofene a basse dosi (ad esempio †1200 mg/die) sia associato a un aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi. I pazienti affetti da ipertensione non controllata, scompenso cardiaco (NYHA IIâIII), cardiopatia ischemica accertata, arteriopatia periferica e/o disturbi cerebrovascolari devono essere trattati con ibuprofene esclusivamente dopo unâattenta valutazione e i dosaggi elevati (2400 mg/die) devono essere evitati. Ă inoltre necessario effettuare unâattenta valutazione prima che i pazienti con fattori di rischio per eventi cardiovascolari (ad esempio ipertensione, iperlipidemia, diabete mellito, fumo) intraprendano un trattamento a lungo termine, in particolare se sono necessarie dosi elevate di ibuprofene (2400 mg/die). Reazioni cutanee Gravi reazioni cutanee, alcune delle quali fatali, incluse dermatite esfoliativa, sindrome di StevensâJohnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione allâuso di FANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi della terapia i pazienti sembrano essere a piĂč alto rischio per queste reazioni: lâinsorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. Lâassunzione di Momenxsin deve essere interrotta alla prima comparsa di eruzione cutanea, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilitĂ . Precauzioni dâimpiego relative allâibuprofene âą Anziani: la farmacocinetica dellâibuprofene non viene modificata dallâetĂ , pertanto non sono necessari aggiustamenti posologici negli anziani. Tuttavia, i pazienti anziani devono essere attentamente monitorati, poichĂ© sono piĂč sensibili agli effetti indesiderati correlati ai FANS, in particolare sanguinamento e perforazione gastrointestinale, che possono essere fatali. âą Occorrono cautela e un monitoraggio particolare quando lâibuprofene viene somministrato a pazienti con storia di patologie gastrointestinali (quali ulcera peptica, ernia iatale o emorragia gastrointestinale). âą Nelle fasi iniziali del trattamento, Ăš necessario un attento monitoraggio della diuresi e della funzionalitĂ renale nei pazienti con insufficienza cardiaca, nei pazienti con compromissione cronica della funzionalitĂ renale o epatica, nei pazienti che assumono diuretici, nei pazienti ipovolemici a causa di un intervento di chirurgia maggiore e, in particolare, nei pazienti anziani. Gli adolescenti disidratati sono esposti al rischio di danno renale. âą In caso di disturbi della vista nel corso del trattamento, il paziente deve essere sottoposto a una visita oftalmologica completa.
InterazioniAssociazione della pseudoefedrina con: | Possibile reazione |
IMAO non selettivi (iproniazide) | Ipertensione parossistica e ipertermia, che possono essere fatali. A causa della lunga durata di azione degli IMAO, tale interazione puĂČ verificarsi fino a 15 giorni dopo la sospensione dellâIMAO. |
Altri simpaticomimetici o vasocostrittori ad azione indiretta somministrati per via orale o nasale, farmaci 뱉simpaticomimetici, fenilpropanolamina, fenilefrina, efedrina, metilfenidato | Rischio di vasocostrizione e/o crisi ipertensive. |
Inibitori reversibili delle monoaminoâossidasi A (RIMA), linezolid, alcaloidi dopaminergici della segale cornuta, alcaloidi vasocostrittori della segale cornuta | Rischio di vasocostrizione e/o crisi ipertensive. |
Anestetici volatili alogenati | Ipertensione acuta perioperatoria. In caso di intervento chirurgico programmato, sospendere lâassunzione di Momenxsin con diversi giorni di anticipo. |
Guanetidina, reserpina e metildopa | Lâeffetto della pseudoefedrina potrebbe risultare attenuato. |
Antidepressivi triciclici | Lâeffetto della pseudoefedrina potrebbe risultare attenuato o potenziato. |
Digitale, chinidina o antidepressivi triciclici | Aumento della frequenza di aritmie. |
Uso concomitante di ibuprofene con: | Possibile reazione |
Altri FANS, inclusi salicilati e inibitori selettivi della COXâ2 | La somministrazione concomitante di diversi FANS potrebbe aumentare il rischio di emorragia e ulcere gastrointestinali a causa di un effetto sinergico. Pertanto lâuso concomitante dellâibuprofene con altri FANS deve essere evitato (vedere paragrafo 4.4). |
Digossina | Lâuso concomitante di Momenxsin con preparati a base di digossina potrebbe aumentare i livelli sierici di questi ultimi. Con un utilizzo corretto (massimo 4 giorni), in genere non Ăš necessario un controllo dei livelli sierici di digossina. |
Corticosteroidi | I corticosteroidi potrebbero aumentare il rischio di reazioni avverse, in particolare a carico del tratto gastrointestinale (emorragia o ulcerazione gastrointestinale) (vedere paragrafo 4.3). |
Agenti antiaggreganti | Aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). |
Acido acetilsalicilico | In genere la somministrazione concomitante di ibuprofene e acido acetilsalicilico non Ăš raccomandata a causa del potenziale aumento degli effetti avversi. Dati sperimentali suggeriscono che lâibuprofene potrebbe determinare lâinibizione competitiva dellâeffetto dellâacido acetilsalicilico a bassa dose sullâaggregazione piastrinica, quando i due medicinali vengono assunti contemporaneamente. Nonostante i dubbi riguardo allâapplicabilitĂ di questi dati alle situazioni cliniche, la possibilitĂ che lâutilizzo regolare a lungo termine dellâibuprofene possa ridurre lâeffetto cardioprotettivo dellâacido acetilsalicilico a basso dosaggio non puĂČ essere esclusa. Nessun effetto clinicamente rilevante si ritiene probabile in seguito allâuso occasionale di ibuprofene (vedere paragrafo 5.1). |
Anticoagulanti (ad esempio warfarin, ticlopidina, clopidogrel, tirofiban, eptifibatide, abciximab, iloprost) | I FANS come lâibuprofene possono potenziare gli effetti degli anticoagulanti (vedere paragrafo 4.4). |
Fenitoina | Lâuso concomitante di Momenxsin con preparati a base di fenitoina potrebbe aumentare i livelli sierici di questi ultimi. Con un utilizzo corretto (massimo 4 giorni), in genere non Ăš necessario un controllo dei livelli sierici di fenitoina. |
Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) | Aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). |
Litio | Lâuso concomitante di Momenxsin con preparati a base di litio potrebbe aumentare i livelli sierici di questi ultimi. Con un utilizzo corretto (massimo 4 giorni), in genere non Ăš necessario un controllo dei livelli sierici di litio. |
Probenecid e sulfinpirazone | I medicinali contenenti probenecid o sulfinpirazone possono ritardare lâescrezione dellâibuprofene. |
Diuretici, ACE inibitori, betabloccanti e antagonisti dellâangiotensina II | I FANS potrebbero ridurre lâeffetto dei diuretici e di altri medicinali antipertensivi. In alcuni pazienti con compromissione della funzionalitĂ renale (ad esempio pazienti disidratati o pazienti anziani con funzionalitĂ renale compromessa), la somministrazione concomitante di ACE inibitori, betabloccanti o antagonisti dellâangiotensina II e di agenti che inibiscono la cicloâossigenasi potrebbe indurre un ulteriore deterioramento della funzionalitĂ renale, inclusa unâeventuale insufficienza renale acuta che Ăš solitamente reversibile. Pertanto tale associazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzionalitĂ renale dopo lâinizio della terapia concomitante e in seguito periodicamente. |
Diuretici risparmiatori di potassio | La somministrazione concomitante di Momenxsin e diuretici risparmiatori di potassio puĂČ causare iperpotassiemia (si raccomanda il controllo dei livelli sierici di potassio). |
Metotrexato | La somministrazione di Momenxsin nelle 24 ore precedenti o successive allâassunzione di metotrexato puĂČ aumentarne le concentrazioni e gli effetti tossici. |
Ciclosporina | Il rischio di danno renale indotto dalla ciclosporina Ăš aumentato dallâuso concomitante di alcuni farmaci antinfiammatori non steroidei. Tale effetto non puĂČ essere escluso nemmeno in caso di assunzione contemporanea di ciclosporina e ibuprofene. |
Tacrolimus | Il rischio di nefrotossicitĂ aumenta se i due medicinali vengono somministrati contemporaneamente. |
Zidovudina | Vi sono evidenze di un aumento del rischio di emartro ed ematoma in pazienti emofiliaci HIV (+) in trattamento concomitante con zidovudina e ibuprofene. |
Sulfaniluree | Ricerche cliniche hanno dimostrato lâesistenza di interazioni tra farmaci antinfiammatori non steroidei e antidiabetici (sulfaniluree). Sebbene finora non siano state descritte interazioni tra lâibuprofene e le sulfaniluree, in caso di assunzione concomitante di questi due farmaci si consiglia, a titolo precauzionale, di controllare i valori relativi alla glicemia. |
Antibiotici chinolonici | Studi condotti sugli animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associate allâimpiego di antibiotici chinolonici. I pazienti che assumono FANS e chinoloni possono essere esposti a un maggiore rischio di manifestare convulsioni. |
Eparine; gingko biloba | Aumento del rischio di sanguinamento. |
Le reazioni avverse correlate allâibuprofene piĂč comunemente osservate sono di natura gastrointestinale. Possono presentarsi ulcere peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, anche fatali, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4). In seguito alla sua somministrazione sono stati segnalati nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolori addominali, melena, ematemesi, stomatite ulcerosa, esacerbazione della colite e del morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni dâimpiego). Con minore frequenza Ăš stata rilevata gastrite. In generale, il rischio di manifestare reazioni avverse (in particolare gravi complicanze gastrointestinali) aumenta allâaumentare della dose e della durata del trattamento. In seguito al trattamento con ibuprofene sono state segnalate reazioni di ipersensibilitĂ , che possono comprendere: (a) reazioni allergiche aspecifiche e anafilassi (b) reattivitĂ delle vie respiratorie, che comprende asma, asma aggravata, broncospasmo o dispnea (c) disturbi cutanei vari, incluse eruzioni cutanee di vario tipo, prurito, orticaria, porpora, angioedema e, piĂč raramente, dermatosi esfoliative e bollose (tra cui necrolisi epidermica ed eritema multiforme) Nei pazienti con disturbi autoimmuni in atto (quali lupus eritematoso sistemico o malattia del tessuto connettivo mista), durante il trattamento con ibuprofene sono stati osservati casi isolati di sintomi di meningite asettica, quali rigiditĂ del collo, cefalea, nausea, vomito, febbre o disorientamento. Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono stati segnalati in associazione allâassunzione di FANS. Studi clinici suggeriscono che lâuso di ibuprofene, soprattutto ad alte dosi (2400 mg/die), puĂČ essere associato a un lieve aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad esempio infarto miocardico o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Lâelenco di reazioni avverse riportato di seguito si riferisce alle reazioni manifestatesi con ibuprofene e pseudoefedrina cloridrato alle dosi contenute nei farmaci da banco, per un uso di breve durata. Nel trattamento di condizioni croniche, nel corso di un trattamento a lungo termine, potrebbero verificarsi ulteriori reazioni avverse. I pazienti devono essere informati di interrompere immediatamente lâassunzione di Momenxsin e consultare un medico in caso di una grave reazione avversa al farmaco.
Molto comune (â„1/10) |
Comune (â„1/100, <1/10) |
Non comune (â„1/1.000, <1/100) |
Raro (â„1/10.000, <1/1.000) |
Molto raro (<1/10.000) |
non nota (la frequenza non puĂČ essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Infezioni ed infestazioni | Ibuprofene | Molto raro | Esacerbazione di infiammazioni di natura infettiva (ad esempio fascite necrotizzante), meningite asettica (rigiditĂ del collo, cefalea, nausea, vomito, febbre o disorientamento) nei pazienti affetti da malattie autoimmuni preesistenti (lupus eritematoso sistemico (LES), malattia del tessuto connettivo mista) |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Ibuprofene | Molto raro | Disturbi ematopoietici (anemia, leucopenia, trombocitopenia, pancitopenia, agranulocitosi) |
Disturbi del sistema immunitario | Ibuprofene | Non comune | Reazioni di ipersensibilitĂ con orticaria, prurito e attacchi dâasma (con calo della pressione arteriosa) |
 | Ibuprofene e Pseudoefedrina cloridrato | Molto raro | Gravi reazioni di ipersensibilità generalizzata, i cui segni possono essere edema facciale, angioedema, dispnea, tachicardia, riduzione della pressione arteriosa, shock anafilattico |
Disturbi psichiatrici | Ibuprofene | Molto raro | Reazioni psicotiche, depressione |
 | Pseudoefedrina cloridrato | Frequenza non nota | Agitazione, allucinazioni, ansia, comportamento anormale, insonnia |
Patologie del sistema nervoso | Ibuprofene | Non comune | Disturbi del sistema nervoso centrale, quali cefalea, capogiri, insonnia, agitazione, irritabilitĂ o stanchezza |
 | Pseudoefedrina cloridrato | Raro | Insonnia, nervosismo, ansia, irrequietezza, tremori, allucinazioni |
 | Pseudoefedrina cloridrato | Frequenza non nota | Ictus emorragico, ictus ischemico, convulsioni, cefalea |
Patologie dellâocchio | Ibuprofene | Non comune | Disturbi della vista |
Patologie dellâorecchio e del labirinto | Ibuprofene | Raro | Tinnito |
Patologie cardiache | Ibuprofene | Molto raro | Palpitazioni, insufficienza cardiaca, infarto miocardico |
 | Pseudoefedrina cloridrato | Frequenza non nota | Palpitazioni, tachicardia, dolore toracico, aritmia |
Patologie vascolari | Ibuprofene | Molto raro | Ipertensione arteriosa |
 | Pseudoefedrina cloridrato | Frequenza non nota | Ipertensione |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Pseudoefedrina cloridrato | Raro | Esacerbazione dellâasma o reazione di ipersensibilitĂ con broncospasmo |
Patologie gastrointestinali | Ibuprofene | Comune | Fastidio gastrointestinale, dispepsia, dolori addominali, nausea, vomito, flatulenza, diarrea, stipsi, lieve sanguinamento gastrointestinale che in rari casi porta ad anemia |
 | Ibuprofene | Non comune | Ulcere gastrointestinali in alcuni casi associate a sanguinamento e/o perforazione, gastrite, stomatite ulcerosa, esacerbazione della colite e del morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4) |
 | Ibuprofene | Molto raro | Esofagite, pancreatite, stenosi intestinale diaframmaâsimile |
 | Pseudoefedrina cloridrato | Frequenza non nota | Secchezza delle fauci, sete, nausea, vomito |
Patologie epatobiliari | Ibuprofene | Molto raro | Disfunzione epatica, danno epatico, specialmente in caso di terapia prolungata, insufficienza epatica, epatite acuta |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Ibuprofene | Non comune | Eruzioni cutanee varie |
 | Ibuprofene | Molto raro | Reazioni bollose, incluse sindrome di StevensâJohnson e necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell), alopecia, gravi infezioni cutanee e complicanze a carico dei tessuti molli in caso di infezione da varicella |
 | Pseudoefedrina cloridrato | Frequenza non nota | Eruzione cutanea, orticaria, prurito, iperidrosi |
Patologie renali e urinarie | Ibuprofene | Raro | Danni al tessuto renale (necrosi papillare) ed elevate concentrazioni di acido urico nel sangue |
 | Ibuprofene | Molto raro | Aumento della creatinina sierica, edemi (in particolare nei pazienti affetti da ipertensione arteriosa o insufficienza renale), sindrome nefrosica, nefrite interstiziale, insufficienza renale acuta |
 | Pseudoefedrina cloridrato | Frequenza non nota | Difficoltà nella minzione |
Gli effetti clinici del sovradosaggio sono dovuti piĂč probabilmente alla presenza in questo prodotto della pseudoefedrina cloridrato, piuttosto che dellâibuprofene. Gli effetti non sono chiaramente correlati alla dose assunta a causa della diversa sensibilitĂ dei vari individui alle proprietĂ simpaticomimetiche. Sintomi dovuti allâeffetto simpaticomimetico Depressione del SNC: ad esempio sedazione, apnea, cianosi, coma Stimolazione del SNC (piĂč probabile nei bambini): ad esempio insonnia, allucinazioni, convulsioni, tremori Oltre ai sintomi giĂ menzionati come effetti indesiderati, possono manifestarsi i seguenti sintomi: crisi ipertensive, aritmie cardiache, debolezza e tensione muscolare, euforia, eccitazione, sete, dolore al petto, capogiri, tinnito, atassia, visione offuscata, ipotensione Sintomi correlati allâibuprofene (che si aggiungono a quelli gastrointestinali e neurologici giĂ menzionati come effetti indesiderati) Sonnolenza, nistagmo, tinnito, ipotensione, acidosi metabolica, perdita di coscienza Misure terapeutiche Non sono disponibili antidoti specifici. Se il paziente si presenta entro unâora dallâassunzione di una quantitĂ potenzialmente tossica di medicinale, si puĂČ considerare la somministrazione di carbone attivo per via orale. Sono necessari altresĂŹ un controllo degli elettroliti e lâesecuzione di un ECG. In caso di instabilitĂ cardiovascolare e/o squilibrio elettrolitico sintomatico, si deve iniziare un trattamento sintomatico.
Gravidanza e allattamentoGravidanza Pseudoefedrina cloridrato Studi sugli animali hanno dimostrato tossicitĂ riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Lâimpiego di pseudoefedrina cloridrato riduce il flusso sanguigno uterino della madre, ma i dati clinici relativi agli effetti sulla gravidanza sono insufficienti. Ibuprofene Lâinibizione della sintesi delle prostaglandine puĂČ influire negativamente sulla gravidanza e/o sullo sviluppo embrionale/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto, malformazione cardiaca e gastroschisi a seguito dellâuso di inibitori della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Si ritiene che il rischio aumenti proporzionalmente alla dose e alla durata della terapia. Ă stato dimostrato che negli animali la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine provoca un aumento delle perdite preâ e postâimpianto e della letalitĂ embrionale/fetale. Inoltre, Ăš stato riportato un aumento di incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovascolari, in animali cui era stato somministrato un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, lâibuprofene non deve essere somministrato se non strettamente necessario. Se una donna che sta tentando un concepimento o che si trova al primo o al secondo trimestre di gravidanza deve assumere ibuprofene, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le piĂč basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: â tossicitĂ cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); â disfunzione renale, che puĂČ progredire in insufficienza renale con oligoidramnios; la madre e il bambino, alla fine della gravidanza: â possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, un effetto antiaggregante che puĂČ manifestarsi anche a dosi molto basse; â inibizione delle contrazioni uterine con conseguente ritardo o prolungamento del travaglio. Di conseguenza questo medicinale Ăš: controindicato nel terzo trimestre di gravidanza e deve essere somministrato soltanto laddove strettamente necessario nel primo e nel secondo trimestre. Allattamento La necessitĂ di prendere dei provvedimenti durante lâallattamento deriva dalla presenza di pseudoefedrina cloridrato nella formulazione del medicinale: la pseudoefedrina cloridrato Ăš escreta nel latte materno. Tenendo in considerazione i potenziali effetti cardiovascolari e neurologici dei vasocostrittori, lâassunzione di questo medicinale Ăš controindicata durante lâallattamento. FertilitĂ Vi sono evidenze del fatto che gli inibitori della cicloâossigenasi/della sintesi delle prostaglandine possono compromettere la fertilitĂ femminile agendo sullâovulazione. Lâeffetto Ăš reversibile con lâinterruzione del trattamento.