MOMENACTCOMPI 25MG 10CPS MOLLI
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7,50âŹ
- IVA esclusa: 6,82âŹ
- Produttore: ANGELINI PHARMA spa
- Disponibilità: Out Of Stock
- Codice prodotto: 027366032
Una compressa contiene: Principio attivo: Ketoprofene: 25 mg. Eccipienti con effetti noti: olio di soia, sorbitolo, sodio paraossibenzoato di etile, sodio paraossibenzoato di propile.Per lâelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
EccipientiOlio vegetale, oli vegetali parzialmente idrogenati, olio di soia, cera gialla, lecitina di soia. Costituenti della capsula: gelatina, glicerolo (E422), sorbitolo (E420) soluzione speciale, sodio paraossibenzoato di etile, sodio paraossibenzoato di propile (E217), titanio biossido (E171), ferro ossido rosso (E172), acqua depurata.
Indicazioni terapeuticheDolori di varia origine o natura (mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori mestruali, dolori osteoarticolari e muscolari).
Controindicazioni/Effetti indesideratiMomenactcompĂŹ Ăš controindicato nei pazienti con anamnesi positiva per reazioni di ipersensibilitĂ , quali broncospasmo, attacchi asmatici, riniti, orticaria o altre reazioni di tipo allergico, al ketoprofene, allâacido acetilsalicilico (ASA) o ad altri antinfiammatori non steroidei (FANS). In questi pazienti sono state segnalate reazioni anafilattiche gravi, raramente fatali (vedere paragrafo 4.8). MomenactcompĂŹ Ăš controindicato anche nei seguenti casi: - ipersensibilitĂ ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; - in corso di terapia diuretica intensiva o in trattamento con anticoagulanti; - insufficienza renale grave; - forme gravi di insufficienza epatica (cirrosi epatica, epatiti gravi); - leucopenia e piastrinopenia; - soggetti con emorragie in atto; - diatesi emorragica; - soggetti con disordini emostatici; - insufficienza cardiaca grave; - ulcera peptica attiva, o precedenti anamnestici di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione; - se Ăš allergico alle arachidi o alla soia. MomenactcompĂŹ Ăš inoltre controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6) ed in etĂ pediatrica.
PosologiaLâuso del medicinale Ăš riservato ai soli pazienti adulti. Una capsula in dose singola o ripetuta 2-3 volte al giorno nelle forme algiche di maggiore intensitĂ , preferibilmente a stomaco pieno. Non superare le dosi consigliate. Popolazioni particolari Pazienti con insufficienza renale ed anziani Si consiglia di ridurre la dose iniziale e praticare una terapia di mantenimento con la dose minima efficace. Si possono considerare aggiustamenti individualizzati solo dopo aver stabilito la buona tollerabilitĂ del farmaco (vedere paragrafo 5.2). Pazienti con insufficienza epatica I pazienti con insufficienza epatica lieve o moderata devono essere seguiti attentamente e trattati con la dose giornaliera minima efficace (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2). Popolazione pediatrica La sicurezza e lâefficacia di ketoprofene non sono state studiate nei bambini.
ConservazioneQuesto medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AvvertenzeAvvertenze Gli effetti indesiderati possono essere minimizzati con lâuso della piĂč bassa dose efficace per la piĂč breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi (vedere paragrafo 4.2 e i paragrafi seguenti). Lâuso concomitante di MomenactcompĂŹ con altri FANS, inclusi gli inibitori selettivi delle cicloossigenasi-2, deve essere evitato. Emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione: Durante il trattamento con t utti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali.Negli anziani e in pazienti con storia di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione (vedere paragrafo 4.3), il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione e piĂč alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono iniziare ii trattamento con la piĂč bassa dose disponibile. Lâuso concomitante di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica) deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che assumono basse dosi di aspirina o altri farmaci che possono aumentare ii rischio di eventi gastrointestinali (vedere sotto e paragrafo 4.5). Pazienti con storia di tossicitĂ gastrointestinale, in particolare gli anziani, devono riferire qualsiasi sintomo addominale (soprattutto emorragia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattamento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assurnono farmaci concomitanti che potrebbero aumentare ii rischio di ulcerazione o emorragia, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori selettivi del re-uptake della serotonina o agenti antiaggreganti come lâaspirina (vedere paragrafo 4.5). Quando si verifica emorragia o ulcerazione gastrointestinale in pazienti che assumono MomenactcompĂŹ il trattamento deve essere sospeso immediatamente. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti con una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn) poiche tali condizioni possono essere esacerbate (vedere paragrafo 4.8). Alcune evidenze epidemiologiche suggeriscono che ketoprofene puĂČ essere associato ad un elevato rischio di grave tossicita gastrointestinale rispetto ad altri FANS, soprattutto ad alte dosi (vedere anche paragrafi 4.2 e 4.3). Anziani: I pazienti anziani hanno una frequenza aumentata di reazioni avverse ai FANS, specialmente emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.2). Reazioni cutanee: Gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali, includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associazione con lâuso del FANS (vedere paragrafo 4.8). Nelle prime fasi di terapia i pazienti sembrano essere a piĂč alto rischio: lâinsorgenza della reazione si verifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento. MomenactcompĂŹ deve essere interrotto alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilitĂ . Precauzioni Disfunzione cardiovascolore, renale ed epatica: Si deve monitorare attentamente la funzione renale allâinizio del trattamento nei pazienti con insufficienza cardiaca, con cirrosi e nefrosi, nei pazienti in terapia diuretica, con insufficienza renale cronica particolarmente se anziani. In tali pazienti la somministrazione di ketoprofene puĂČ causare una riduzione del flusso ematico renale, causato dallâinibizione delle prostaglandine e portare ad uno scompenso renale (vedere paragrafo 4.3). Nei pazienti con test di funzionalitĂ epatica compromessa o con precedenti patologie epatiche si devono valutare regolarmente le transaminasi particolarmente durante terapie a lungo termine. Con ketoprofene sono stati segnalati casi di ittero ed epatite. Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari: Cautela Ăš richiesta nei pazienti con anamnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca congestizia da lieve a moderata poichĂ© in associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenzione di liquidi ed edema. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che lâuso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puĂČ essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus). Non ci sono dati sufficienti per escludere un rischio simile per ketoprofene. I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa periferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con ketoprofene soltanto dopo attenta valutazione. Analoghe considerazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattarnento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare (es. ipertensione,iperlipidemia, diabete mellito, fumo). Ă stato riportato un aumento del rischio di fibrillazione atriale associato allâuso di FANS. Si puĂČ verificare iperpotassiemia, soprattutto in pazienti con diabete sottostante, insufficienza renale, e/o il trattamento concomitante con agenti promotori dellâiperpotassiemia (vedere paragrafo 4.5). In queste circostanze i livelli di potassio devono essere monitorati. Infezioni: Come per altri antinfiammatori non steroidei, in presenza di infezione, gli effetti antinfiammatori, analgesici ed antipiretici del ketoprofene possono mascherare i sintomi di progressione dellâinfezione come ad esempio febbre. Patologie respiratorie: Pazienti con asma associata a riniti croniche, sinusiti croniche e/o polipi nasali presentano un rischio piĂč elevato di allergie allâaspirina e/o ai FANS del resto della popolazione. La somministrazione di questo medicinale puĂČ causare attacchi dâasma o broncospasmo, in particolare in soggetti allergici allâaspirina o ai FANS (vedere paragrafo 4.3). Per lâinterazione del farmaco con il metabolismo dellâacido arachidonico, in asmatici e soggetti predisposti puĂČ insorgere crisi di broncospasmo ed eventualmente shock ed altri fenomeni allergici. Disturbi visivi: Se si verificano disturbi della vista come visione offuscata il trattamento deve essere interrotto. lnformazioni importanti su alcuni eccipienti: - Sorbitolo:contiene 3 mg di sorbitolo per capsula equivalenti a 0,18 mg/kg/giorno. Lâeffetto additivo della co-somministrazione di medicinali contenenti sorbitolo (o fruttosio) e lâassunzione giornaliera di sorbitolo (o fruttosio) con la dieta deve essere considerato. Il contenuto di sorbitolo in medicinali per uso orale puĂČ modificare la biodisponibilitĂ di altri medicinali per uso orale co-somministrati. - Sodio p-ossibenzoato di etile (E215) e sodio p-rossibenzoato di propile (E217):possono causare reazioni allergiche (anche ritardate). - Sodio: MomenactcompĂŹ contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per capsula, cioĂš essenzialmente "senza sodio". - Olio di soia: MomenactcompĂŹ contiene olio di soia. Se Ăš allergico alle arachidi o alla soia, non prenda questo medicinale.
InterazioniASSOCIAZIONI SCONSIGLIATE Altri antinfiammatori non steroidei (inclusi gli inibitori selettivi della cicloossigenasi-2) e salicilati ad alte dosi : aumento del rischio di ulcere e sanguinamento gastroenterici. Anticoagulanti (eparina e warfarin) e agenti antiaggreganti (ad esempio ticlopidina e clopidogrel) : aumento del rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). I FANS possono amplificare gli effetti degli anticoagulanti come warfarin. Se non Ăš possibile evitare la somministrazione concomitante, i pazienti devono essere seguiti attentamente. Litio : rischio di aumentati livelli plasmatici di litio, che a volte possono raggiungere livelli tossici per via di una ridotta escrezione renale di litio. Dove necessario i livelli plasmatici di litio dovrebbero essere monitorati con eventuale aggiustamento del dosaggio durante e dopo la terapia con FANS. Metotrexate a dosi superiori a 15 mg/settimana : aumento del rischio di tossicitĂ ematologica da metotrexate, particolarmente se somministrato ad alte dosi (> 15 mg/settimana); probabilmente dovuto a spostamento del metotrexate dal legame proteico e a ridotta clearance renale. Nei pazienti giĂ in trattamento con ketoprofene Ăš necessario interrompere la terapia almeno 12 ore prima della somministrazione di metotrexate. Se ketoprofene deve essere somministrato alla fine della terapia con metotrexate, Ăš necessario attendere 12 ore prima della somministrazione. ASSOCIAZIONI CHE RICHIEDONO CAUTELA Farmaci o categorie terapeutiche che possono promuovere lâiperpotassiemia(ad es. sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, ACE inibitori e antagonisti dellâangiotensina II, FANS, eparine (a basso peso molecolare o non frazionate), ciclosporina, tacrolimus e trimetoprim): il verificarsi dellâiperpotassiemia puĂČ dipendere dalla presenza di cofattori. II rischio di iperpotassiemia Ăš rafforzato quando i farmaci sopra menzionati sono somministrati in concomitanza (vedere paragrafo 4.5). Corticosteroidi : aumento del rischio di ulcerazione gastrointestinale o sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). Diuretici : pazienti che stanno assumendo dei diuretici e, tra questi, pazienti particolarmente disidratati presentano un elevato rischio di sviluppare insufficienza renale conseguente ad una diminuzione del flusso sanguigno renale causata dallâinibizione delle prostaglandine. Questi pazienti devono essere reidratati prima dellâinizio della co-somministrazione e la loro funzionalitĂ renale deve essere monitorata quando inizia il trattamento, (vedere paragrafo 4.4). ACE-inibitori e antagonisti dellâangiotensina II : In pazienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidratati o pazienti anziani) la co-somministrazione di un ACE-inibitore o di un antagonista dellâangiotensina II e di agenti che inibiscono il sistema della ciclo-ossigenasi puĂČ portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprende una possibile insufficienza renale acuta. Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono MomenactcompĂŹ in concomitanza con ACE-inibitori o antagonisti dellâangiotensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopa lâinizio della terapia concomitante (vedere paragrafo 4.4). Metotrexate a dosi inferiori a 15 mg/settimana : durante le prime settimane della terapia combinata deve essere effettuato un esame emocromocitometrico ogni settimana. In presenza di alterazioni della funzionalitĂ renale o nei pazienti anziani, il monitoraggio deve essere piĂč frequente. Pentossifillina : si determina aumento del rischio emorragico. Ă necessario un monitoraggio clinico piĂč attento e monitoraggio del tempo di sanguinamento. Tenofovir : la somministrazione concomitante di tenofovir disoproxil fumarato e FANS puĂČ aumentare il rischio di insufficienza renale. Glicosidi cardioattivi : i FANS possono esacerbare lo scompenso cardiaco, ridurre il tasso della filtrazione glomerurale e aumentare i livelli dei glicosidi cardiaci; tuttavia, lâinterazione farmacocinetica tra ketoprofene e glicosidi attivi non Ăš stata dimostrata. ASSOCIAZIONI DA CONSIDERARE Antiipertensivi (beta-bloccanti, enzimi convertitori dellâangiotensina, diuretici) : rischio di diminuzione dellâattivitĂ antiipertensiva (inibizione della vasodilatazione da prostaglandine causata dai FANS). Trombolitici : aumento del rischio di sanguinamento. Diverse sostanze sono coinvolte in interazioni dovute al loro effetto antiaggregante: tirofiban, eptifibarid, abciximab e iloprost. Lâuso di diversi farmaci antiaggreganti piastrinici aumenta il rischio di sanguinamento. Probenecid : la somministrazione concomitante di probenecid puĂČ notevolmente ridurre la clearance plasmatica del ketoprofene. Inibitori selettivi del re-uptake della serotonina (SSRIs) : aumento del rischio di emorragia gastrointestinale (vedere paragrafo 4.4). Gemeprost : ridotta efficacia di gemeprost. Dispositivi anticoncezionali intrauterini (IUDs) : lâefficacia del dispositivo puĂČ risultare ridotta con conseguente gravidanza. Mifepristone : Lâefficacia del metodo puĂČ, in via teorica, ridursi a causa delle proprietĂ antiprostaglandiniche dei farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) inclusa lâaspirina (acido acetilsalicilico). Vi sono alcune evidenze che suggeriscono che la somministrazione contemporanea di FANS nel giorno di somministrazione della dose di prostaglandina non influenza in modo sfavorevole gli effetti del mifepristone o della prostaglandina sulla maturazione cervicale o sulla contrattilitĂ uterina e non riduce lâefficacia clinica dellâinterruzione medica di gravidanza. Ciclosporina e Tacrolimus : il trattamento contemporaneo con i FANS puĂČ comportare un rischio maggiore di nefrotossicitĂ soprattutto nei soggetti anziani. Antibiotici chinolonici : dati su animali indicano che i FANS possono aumentare il rischio di convulsioni associati con antibiotici chinolonici. I pazienti che prendono FANS e chinoloni possono avere un aumentato rischio di sviluppare convulsioni.
Effetti indesideratiCome tutti i medicinali, MomenactcompĂŹ puĂČ causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino. Classificazione delle frequenze attese: molto comune (â„ 1/10), comune (â„ 1/100, < 1/10), non comune (â„ 1/1000, < 1/100), raro (â„ 1/10000, < 1/1000), molto raro (< 1/10000), non note (la frequenza non puĂČ essere definita sulla base dei dati disponibili). Le seguenti reazioni sono state riportate con lâuso di ketoprofene negli adulti: Patologie gastrointestinali Gli eventi avversi piĂč comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Comune: dispepsia, nausea, dolore addominale, vomito. Non comune: stipsi, diarrea, flatulenza, gastrite. Raro: stomatiti ulcerative, ulcere peptiche, colite. Non nota: esacerbazione di coliti e del morbo di Crohn, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani (vedere paragrafo 4.4), pancreatite, melena, ematemesi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Non comune: rash, prurito. Non nota: fotosensibilizzazione, esantema cutaneo, alopecia, orticaria, angioedema, eritema, reazioni bollose, comprese sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, pustolosi esantematica acuta generalizzata. Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche: Raro: attacchi dâasma. Non nota: broncospasmo (particolarmente in pazienti con nota ipersensibilitĂ ad acido acetilsalicilico ASA e altri FANS), riniti, dispnea. Patologie del sistema nervoso: Non comune: cefalea, vertigini, capogiri, sonnolenza. Raro: parestesia. Non nota: meningite asettica, convulsioni, disgeusia. Patologie dellâocchio: Raro: visione offuscata (vedere paragrafo 4.4). Patologie dellâorecchio e del labirinto: Raro: tinnito. Patologie renali e urinarie: Non nota: anormalitĂ nei test della funzionalitĂ renale, insufficienza renale acuta, nefrite tubulare interstiziale, sindrome nefrosica. Patologie epatobiliari: Raro: epatiti, aumento dei livelli delle transaminasi, aumento della bilirubina sierica dovuto a malattie epatiche, ittero. Patologie del sistema emolinfopoietico: Raro: anemia dovuta a sanguinamento, leucopenia. Non nota: agranulocitosi, trombocitopenia, aplasia midollare, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario: Non nota: reazioni anafilattiche (compreso shock). Disturbi psichiatrici: Non nota: depressione, allucinazioni, confusione, alterazioni dellâumore. Patologie cardiache: Non nota: insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale, palpitazioni e tachicardia. Patologie vascolari: Non nota: ipertensione, vasodilatazione, vasculite (inclusa vasculite leucocitoclastica). Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Non comuni: edema, affaticamento. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: Non nota: iponatremia, iperpotassiemia (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Esami diagnostici: Raro: aumento ponderale. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che lâuso di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puĂČ essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi tromboembolici arteriosi (per es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lâautorizzazione del medicinale Ăš importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari Ăš richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione allâindirizzo: www.aifa.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
SovradosaggioSono stati riportati casi di sovradosaggio con dosi fino a 2,5 g di ketoprofene. Nella maggior parte dei casi, i sintomi osservati sono stati di natura benigna e limitati a letargia, sonnolenza, nausea, vomito e dolore epigastrico. Non vi sono antidoti specifici per un sovradosaggio di ketoprofene. In caso di sospetto di un grave sovradosaggio, si raccomanda la lavanda gastrica e lâistituzione di terapie di supporto e sintomatiche per compensare la disidratazione, per monitorare la funzione renale e per correggere lâacidosi qualora presente. In caso di insufficienza renale puĂČ essere utile lâemodialisi per la rimozione del farmaco dal circolo. Se il paziente Ăš portato allâosservazione del medico entro breve tempo dallâingestione di dosi eccessive, va praticato un lavaggio gastrico allo scopo di recuperare i granuli ancora presenti nello stomaco, che sono riconoscibili nel contenuto gastrico. II trattamento Ăš comunque sintomatico e di sostegno. Dovrebbe altresĂŹ essere presa in considerazione la somministrazione di carbone attivato in un tentativo di ridurre lâassorbimento del ketoprofene a cessione lenta. Negli adulti i principali segni di sovradosaggio sono cefalea, capogiri, sonnolenza, nausea, vomito, diarrea e dolore addominale. In caso di grave sovradosaggio sono stati osservati ipotensione, depressione respiratoria e sanguinamento gastrointestinale. Il paziente deve essere immediatamente trasferito a un centro specialistico per iniziare il trattamento sintomatico.
Gravidanza e allattamentoGravidanza: Lâuso del ketoprofene durante il primo e secondo trimestre di gravidanza deve essere evitato. Lâinibizione della sintesi di prostaglandine puĂČ interessare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo lâuso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza. II rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dellâ1% fino a circa lâ1,5%. Ă stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e post-impianto e di mortalitĂ embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, Ăš stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza MomenactcompĂŹ deve essere utilizzato solamente in caso di necessitĂ . Se MomenactcompĂŹ Ăš utilizzato da donne che stanno tentando di avere un bambino o durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza, la dose deve essere la piĂč bassa possibile e la durata del trattamento la piĂč breve possibile. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: - tossicitĂ cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare); - disfunzione renale, che puĂČ progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la madre e il neonato, alla fine della gravidanza, a: - possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che puĂČ occorrere anche a dosi molto basse; - inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Lâuso del farmaco in prossimitĂ del parto puĂČ provocare alterazioni dellâemodinamica del piccolo circolo del nascituro con gravi conseguenze per la respirazione. Di conseguenza, ketoprofene Ăš controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza. Allattamento Non vi sono informazioni disponibili sullâescrezione di Ketoprofene nel latte umano. II ketoprofene non Ăš raccomandato durante lâallattamento. FertilitĂ Lâuso dei FANS puĂČ compromettere la fertilitĂ femminile e non Ăš raccomandato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza. Nelle donne che hanno problemi di fertilitĂ o che sono sottoposte a indagini sulla fertilitĂ deve essere presa in considerazione la sospensione del trattamento.