Una compressa contiene: Principio attivo: 120 mg di fexofenadina cloridrato, pari a 112 mg di fexofenadina. Per lâelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Eccipienti
Nucleo della compressa cellulosa microcristallina; amido di mais pregelatinizzato; croscarmellosa sodica; magnesio stearato Rivestimento filmato ipromellosa; povidone K30; titanio diossido (E171); silice colloidale anidra; macrogol 400; ossido di ferro rosso (E172), ossido di ferro giallo (E172).
Indicazioni terapeutiche
Fexallegra Ăš indicato negli adulti e nei bambini a partire dai 12 anni di etĂ per il trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
Il medicinale Ăš controindicato nei pazienti con ipersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
PosologiaAdulti La dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per gli adulti Ăš di 120 mg una volta al giorno, prima dei pasti. La fexofenadina Ăš un metabolita farmacologicamente attivo della terfenadina. Popolazione pediatricaBambini di 12 anni di etĂ e oltre La dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per i bambini a partire dai 12 anni di etĂ Ăš di 120 mg una volta al giorno, prima dei pasti. Bambini al di sotto dei 12 anni di etĂ Lâefficacia e la sicurezza di fexofenadina cloridrato 120 mg non sono state studiate nei bambini al di sotto dei 12 anni di etĂ . Nei bambini da 6 a 11 anni di etĂ : fexofenadina cloridrato 30 mg compresse Ăš la formulazione appropriata per la somministrazione e il dosaggio in questa popolazione. Popolazioni particolari Gli studi effettuati in gruppi di pazienti a rischio (anziani, pazienti con insufficienza renale o epatica) indicano che non Ăš necessario adattare la dose di fexofenadina cloridrato in questi pazienti.
Conservazione
Il medicinale non richiede speciali precauzioni per la conservazione.
Avvertenze
Come nella maggior parte dei medicinali nuovi i dati relativi a soggetti anziani e a pazienti con compromissione della funzionalitĂ renale o epatica sono limitati. Fexofenadina cloridrato deve essere somministrata con attenzione a tali gruppi di soggetti. Pazienti affetti da malattie cardiovascolari pregresse o in corso devono essere informati che gli antistaminici, come classe di medicinali, sono stati associati con reazioni indesiderate quali tachicardia e palpitazioni (vedere paragrafo 4.8).
Interazioni
La fexofenadina non subisce biotrasformazioni epatiche e perciĂČ non interagirĂ con altri medicinali a livello di meccanismi epatici. Ă stato riscontrato che la somministrazione contemporanea di fexofenadina cloridrato e eritromicina o ketoconazolo aumenta di 2-3 volte i livelli plasmatici di fexofenadina. Tali alterazioni non sono state accompagnate da alcun effetto sullâintervallo QT e non sono state associate ad alcun incremento delle reazioni avverse rispetto a quanto osservato con gli stessi medicinali somministrati singolarmente. Studi sullâanimale hanno dimostrato che lâaumento dei livelli plasmatici di fexofenadina osservato dopo il trattamento concomitante con eritromicina o ketoconazolo sembra essere causato da un incremento dellâassorbimento gastrointestinale e rispettivamente da una diminuzione sia dellâescrezione biliare che della secrezione gastrointestinale. Non Ăš stata osservata interazione tra fexofenadina e omeprazolo. Tuttavia, la somministrazione di un antiacido contenente alluminio e idrossido di magnesio 15 minuti prima della somministrazione di fexofenadina cloridrato ha provocato una riduzione della biodisponibilitĂ , molto probabilmente dovuta a legami nel tratto gastrointestinale. Ă consigliabile un intervallo di 2 ore tra la somministrazione di fexofenadina cloridrato e antiacidi contenenti alluminio e idrossido di magnesio.
Effetti indesiderati
Ă stata utilizzata la seguente classe di frequenze, quando applicabile: molto comune â„ 1/10; comune â„ 1/100 e < 1/10; non comune â„ 1/1000 e < 1/100; raro â„ 1/10.000 e < 1/1.000); molto raro < 1/10.000 e non nota (la frequenza non puĂČ essere valutata sulla base dei dati disponibili). Allâinterno di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravitĂ decrescente.Negli adulti, nellâambito degli studi clinici sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati, con unâincidenza simile a quella osservata con il placebo: Patologie del sistema nervoso Comune: cefalea, sonnolenza, vertigini. Patologie gastrointestinali Comune: nausea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune: affaticamento. Negli adulti, nellâambito della sorveglianza post-marketing sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati. La frequenza con cui si presentano non Ăš nota (non puĂČ essere fatta una stima sulla base dei dati disponibili): Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilitĂ con manifestazioni tipo angioedema, oppressione toracica, dispnea, vampate di calore e anafilassi sistemica. Disturbi psichiatrici Insonnia, nervosismo, disturbi del sonno o incubi/eccesso di sogni (paroniria). Patologie cardiache Tachicardia, palpitazioni. Patologie gastrointestinali Diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash, orticaria e prurito. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lâautorizzazione del medicinale Ăš importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari Ăš richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione allâindirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
Sovradosaggio
A seguito di sovradosaggio di fexofenadina cloridrato sono stati riportati vertigini, sonnolenza, affaticamento e secchezza della bocca. Dosi singole fino a 800 mg e dosi fino a 690 mg due volte al giorno per un mese o 240 mg una volta al giorno per un anno sono state somministrate a volontari sani senza dar luogo a reazioni avverse clinicamente significative se comparate con il placebo. Non Ăš stata stabilita la massima dose tollerata di fexofenadina cloridrato. Bisogna prendere in considerazione provvedimenti standard per rimuovere il farmaco non assorbito. Si raccomanda un trattamento sintomatico e di supporto. Lâemodialisi non rimuove efficacemente la fexofenadina cloridrato dal sangue.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non vi sono dati adeguati sullâuso della fexofenadina cloridrato nelle donne in gravidanza. Studi limitati su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale (vedere paragrafo 5.3). La fexofenadina cloridrato non deve essere usata durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessitĂ .Allattamento Non vi sono dati sulla concentrazione nel latte materno dopo la somministrazione della fexofenadina cloridrato. Tuttavia, quando la terfenadina Ăš stata somministrata a madri in allattamento, Ăš stato rilevato che la fexofenadina passa nel latte materno. Pertanto lâuso di fexofenadina cloridrato non Ăš raccomandato durante lâallattamento. FertilitĂ Non sono disponibili dati sullâeffetto di fexofenadina cloridrato sulla fertilitĂ umana. Nei topi, il trattamento con fexofenadina cloridrato non ha mostrato alcun effetto sulla fertilitĂ (vedere paragrafo 5.3).