100 ml contengono 13,91 g di fosfato sodico monobasico anidro (NaH2PO4); 3,18 g di fosfato sodico bibasico anidro (Na2HPO4). Eccipiente con effetti noti: metilparaidrossibenzoato. Per lâelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti
Idrossido di sodio, sodio benzoato, metilparaidrossibenzoato, acqua depurata.
Indicazioni terapeutiche
Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.
Controindicazioni/Effetti indesiderati
IpersensibilitĂ ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. I lassativi sono controindicati nei soggetti con dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, nausea o vomito, ostruzione o stenosi intestinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta, grave stato di disidratazione.
Posologia
Posologia âą Adulti e adolescenti: lâintera dose del flacone Popolazione pediatrica âą Bambini sopra i 2 anni: mezzo flacone o un quarto, secondo parere medico (133 ml). Modo di somministrazione Non superare le dosi consigliate. I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non piĂč di sette giorni. Lâuso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso. Assumere preferibilmente la sera.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Lâabuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) puĂČ causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi piĂč gravi Ăš possibile lâinsorgenza di disidratazione o ipopotassiemia la quale puĂČ determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi. Lâabuso di lassativi, specialmente quelli di contatto (lassativi stimolanti), puĂČ causare dipendenza (e, quindi, possibile necessitĂ di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre lâintervento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia. Consultare il medico quando la necessitĂ del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da piĂč di due settimane o quando lâuso del lassativo non riesce a produrre effetti. Eâ inoltre opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale. Non usare lassativi se sono presenti dolori addominali, nausea e vomito. Lâuso prolungato puĂČ indurre uno stato di disidratazione. Il prodotto va pertanto usato solo in somministrazioni saltuarie. Popolazione pediatrica Nei bambini al di sotto dei 12 anni il medicinale puĂČ essere usato solo dopo aver consultato il medico.
Interazioni
Nessuna.
Effetti indesiderati
Occasionalmente: dolori crampiformi isolati o coliche addominali, piĂč frequenti nei casi di stitichezza grave. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo lâautorizzazione del medicinale Ăš importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari Ăš richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione allâindirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Sovradosaggio
Dosi eccessive possono causare dolori addominali e diarrea; le conseguenti perdite di liquidi ed elettroliti devono essere rimpiazzate. Vedere inoltre quanto riportato nel paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego" circa lâabuso di lassativi.
Gravidanza e allattamento
Non esistono studi adeguati e ben controllati sullâuso del medicinale in gravidanza o nellâallattamento. Pertanto il medicinale deve essere usato solo in caso di necessitĂ , sotto il diretto controllo del medico, dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.