IODIO SOL CUTANEA 25ML NOA
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4,50âŹ
- IVA esclusa: 4,09âŹ
- Produttore: NOVA ARGENTIA srl INDUSTRIA FARM
- Disponibilità: disponibile
- Codice prodotto: 030523029
100 ml di soluzione contengono Principi attivi: iodio 7 g; potassio ioduro 5 g. Per lâelenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
EccipientiEccipienti: alcool etilico, acqua depurata.
Indicazioni terapeuticheDisinfezione della cute integra per trattamenti occasionali.
Controindicazioni/Effetti indesideratiIpersensibilitĂ ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza (vedere par. 4.6). Non usare in bambini di etĂ inferiore ai 6 mesi.
PosologiaPennellare sulla parte da trattare.
ConservazioneConservare nella confezione originale (materiale resistente allo iodio) per riparare il medicinale dalla luce e dal calore diretto.
AvvertenzePer esclusivo uso interno. Non ingerire. Evitare il contatto con gli occhi. Lâapplicazione prolungata puĂČ provocare irritazione e causticazioni della superficie trattata, pertanto il medicinale non deve essere utilizzato per trattamenti prolungati. Il medicinale deve essere applicato solo su cute integra e non lesa, poichĂ© oltre a causare irritazione, ritarda la cicatrizzazione di ferite e abrasioni. Lâuso specie se prolungato puĂČ dare origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso interrompere il trattamento e contattare il medico che potrĂ adottare idonee misure terapeutiche. Per evitare lâassorbimento eccessivo di iodio, non coprire con bendaggi occlusive lâarea della cute trattata. In caso di impiego per periodi prolungati su estese superfici corporee, su mucose o sotto bendaggio occlusivo, in particolare nei bambini e nei pazienti con disordini tiroidei, Ăš necessario eseguire tests di funzionalitĂ tiroidea. PoichĂ© lo iodio puĂČ alterare la funzione della tiroide, si raccomanda di usare con precauzione in soggetti con patologie tiroidee, nei pazienti di etĂ superiore ai 45 anni o con gozzo. In etĂ pediatrica usare solo in casi di effettiva necessitĂ e sotto controllo medico. Interrompere il trattamento almeno 10 giorni prima di effettuare una scintigrafia con iodio marcato. A seguito del trattamento potrebbero risultare alterati gli esiti dei test di funzionalitĂ tiroidea, soprattutto nei neonati prematuri. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: non pertinente.
InterazioniSe entra in contatto con lâacetone, lo iodio elementare forma un composto pungente irritante. Nel valutare le interazioni con altri farmaci occorre tenere in considerazione i possibili effetti sistemici di iodio, sebbene quando somministrato localmente nelle modalitĂ consigliate esso venga assorbito solo in piccole quantitĂ . Gli effetti di iodio e ioduri sulla tiroide possono essere alterati da altri composti tra cui amiodarone e litio.
Effetti indesideratiDi seguito sono riportati gli effetti indesiderati di iodio, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Bruciore od irritazione, eruzioni acneiformi, iododerma, ritardo della cicatrizzazione di tessuti lesi. Lâinalazione di vapori di iodio Ăš molto irritante per le mucose. Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilitĂ che includono orticaria, angioedema, emorragie cutanee o porpora, febbre, artralgia, linfoadenopatia e eosinofilia. Lo iodio, quando somministrato localmente nelle modalitĂ consigliate, viene assorbito solo in piccole quantitĂ con minimi effetti sistemici. Di seguito vengono comunque elencate le reazioni avverse dovute ad effetti sistemici del farmaco, che si potrebbero manifestare in casi di assorbimento anomalo (usi abbondanti, prolungati o con occlusione della zona della cute trattata). Patologie endocrine Effetti sulla tiroide possono provocare gozzo e ipotiroidismo, cosĂŹ come ipertiroidismo (morbo di Basedow). Gozzo e ipotiroidismo possono manifestarsi anche nei neonati esposti a ioduri in gravidanza. Lo iodio puĂČ interferire con le prove di funzionalitĂ tiroidea. Disturbi psichiatrici Depressione, insonnia. Patologie del sistema nervoso Cefalea. Patologie gastrointestinali Nausea, vomito, diarrea. Patologie dellâapparato riproduttivo e della mammella Impotenza. Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Lâuso prolungato puĂČ provocare una serie di effetti avversi chiamati nel loro complesso "iodismo", alcuni dei quali possono essere dovuti ad ipersensibilitĂ . Questi effetti avversi includono sapore metallico, aumento della salivazione, bruciore e dolore alla bocca; possono manifestarsi anche rinite acuta, sindrome similâcoriza, gonfiore e infiammazione della gola, irritazione e gonfiore agli occhi e aumento della lacrimazione. Si possono sviluppare edema polmonare, dispnea e bronchite.
SovradosaggioLâapplicazione abbondante di medicinale su aree molto estese della cute, lâutilizzo di bendaggi o lâuso prolungato puĂČ determinare un aumento dellâassorbimento di iodio. In queste circostanze sarĂ piĂč frequente la comparsa di effetti indesiderati (vedere par. 4.8). Lâingestione o lâinalazione accidentale puĂČ avere conseguenze gravi, talvolta fatali. In caso di superamento, volontario o accidentale, delle dosi consigliate puĂČ manifestarsi ipotiroidismo o ipertiroidismo.Possono anche comparire sapore metallico, aumentata salivazione, infiammazione delle ghiandole salivari, bruciore o dolore del cavo orale e della gola, irritazione o tumefazione degli occhi, eruzioni cutanee, turbe gastrointestinali con vomito, dolore addominale e diarrea, acidosi metabolica, ipernatremia, deficit della funzione renale. Possono inoltre verificarsi insufficienza circolatoria e gonfiore dellâepiglottide che possono causare asfissia, polmonite ed edema polmonare risultando anche fatali. Ă stata osservata inoltre tossicitĂ retinale con sovradosaggio. Eâ necessario instaurare un trattamento sintomatico e di supporto con attenzione speciale al bilancio elettrolitico ed al deficit della funzione renale. PuĂČ essere necessario un trattamento sintomatico delle reazioni allergiche, anche se i sintomi di solito regrediscono rapidamente una volta sospesa la somministrazione.
Gravidanza e allattamentoLo iodio Ăš scarsamente assorbito quando utilizzato nelle modalitĂ previste. Lo iodio che raggiunge la circolazione sistemica attraversa la placenta e un eccesso di iodio Ăš dannoso per il feto: lâuso di iodio durante la gravidanza Ăš stato associato a gozzo, ipotiroidismo, problemi respiratori, cuore ingrossato, compressione della trachea e morte neonatale. Lo iodio Ăš escreto nel latte materno. Lâuso di dosi eccessive di iodio in madri durante lâallattamento puĂČ aumentare il livello di iodio nel latte materno e causare ipotiroidismo transitorio nei lattanti. Lâuso di iodio, anche quando applicato localmente, Ăš generalmente da evitare in gravidanza e durante lâallattamento.