LISOMUCIL TOSSE SEDATIVO 15MG/5ML SCIROPPO 100ML
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7,80âŹ
- IVA esclusa: 7,09âŹ
- Produttore: SANOFI srl
- Disponibilità: disponibile
- Codice prodotto: 019396023
100 ml contengono: Principio attivo: destrometorfano bromidrato 0,3 g Eccipienti con effetti noti: saccarosio, sorbitolo, metile paraâidrossibenzoato e propile paraâidrossibenzoato. Per lâelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
EccipientiSaccarosio, sorbitolo al 70%, metile paraâidrossibenzoato, propile paraâidrossibenzoato, aroma arancia, acqua depurata.
Indicazioni terapeuticheTrattamento sintomatico della tosse.
Controindicazioni/Effetti indesideratiâ ipersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. LISOMUCIL TOSSE SEDATIVO sciroppo Ăš controindicato nei bambini di etĂ inferiore ai 6 anni, nelle donne in stato di gravidanza e durante lâallattamento. Il medicinale Ăš controindicato: â nei pazienti asmatici, â nei pazienti affetti da insufficienza respiratoria, â in caso di trattamento contemporaneo o nelle due settimane successive a terapia con medicinali antidepressivi tipo MAO inibitori (IMAO). Ă controindicata lâassunzione di alcool durante la terapia.
PosologiaIl dosaggio deve essere dimezzato per pazienti anziani o in caso di insufficienza renale e / o epatica. Adulti e adolescenti sopra i 15 anni: 5â10 ml di sciroppo (equivalenti a 15â30 mg di destrometorfano), 3â4 volte al giorno (rispettando un intervallo minimo di 6â8 ore tra due somministrazioni). La dose massima giornaliera Ăš di 40 ml di sciroppo (equivalenti a 120 mg di destrometorfano). Bambini e adolescenti dai 6 ai 15 anni: 2,5â5 ml di sciroppo (equivalenti a 7,5â15 mg di destrometorfano) 3 volte al giorno (rispettando un intervallo minimo di 8 ore tra due somministrazioni). La dose massima giornaliera Ăš di 15 ml di sciroppo (equivalenti a 45 mg di destrometorfano). Usare il cucchiaino dosatore per la somministrazione del medicinale. Il medicinale va somministrato preferibilmente dopo i pasti. Usare il medicinale non diluito. Non superare le dosi consigliate.
ConservazioneConservare a temperatura inferiore ai 25° C. Tenere il contenitore ben chiuso e al riparo dalla luce.
AvvertenzePrima di iniziare un trattamento per la tosse, se ne dovrebbero studiare le cause che richiedono un trattamento eziologico specifico. Non usare per trattamenti prolungati oltre i 5â7 giorni: dopo tale periodo di trattamento alla dose abituale senza risultati apprezzabili, la dose non deve essere aumentata ma si deve consultare il medico. La tosse produttiva, essendo un fattore essenziale di difesa broncopolmonare, non dovrebbe essere soppressa. Di conseguenza, lâuso concomitante di un medicinale espettorante o mucolitico per il trattamento della tosse non Ăš razionale. Somministrare con cautela nei soggetti con alterata funzionalitĂ epatica e/o renale. Per i pazienti anziani e in caso di insufficienza epatica e / o insufficienza renale: la dose iniziale deve essere ridotta del 50% e puĂČ eventualmente essere aumentata in funzione della tollerabilitĂ e delle necessitĂ . LISOMUCIL TOSSE SEDATIVO contiene saccarosio e sorbitolo, di ciĂČ si tenga conto in caso di diabete e di diete ipocaloriche. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosioâgalattosio o deficit di sucrasiâisomaltasi non devono assumere questo medicinale. Il medicinale contiene metile e propile paraâidrossibenzoati che possono causare reazioni allergiche anche ritardate. Il destrometorfano puĂČ dare assuefazione. A seguito di un uso prolungato, i pazienti possono sviluppare tolleranza al medicinale, cosĂŹ come dipendenza mentale e fisica. Sono stati riportati casi di abuso di destrometorfano. Si raccomanda di prestare particolare attenzione con adolescenti, giovani adulti e bambini, nonchĂ© con pazienti con una storia di alcolismo, di abuso di farmaci o sostanze psicoattive. I pazienti con tendenza allâabuso o alla dipendenza devono assumere LISOMUCIL TOSSE SEDATIVO per brevi periodi e sotto stretto controllo del medico. Il destrometorfano Ăš metabolizzato dal citocromo epatico P450 2D6. LâattivitĂ di questo enzima Ăš geneticamente determinata. Circa il 10% della popolazione Ăš un metabolizzatore lento per il CYP2D6. In metabolizzatori lenti e pazienti con uso concomitante di inibitori del CYP2D6 possono manifestarsi effetti esagerati e/o prolungati del destrometorfano. Ă necessario pertanto prestare attenzione in pazienti metabolizzatori lenti del CYP2D6 o che utilizzano inibitori del CYP2D6 (vedere anche paragrafo 4.5). Lâuso concomitante di destrometorfano e inibitori CYP2D6 puĂČ aumentare e prolungare gli effetti del destrometorfano (vedere sezione 4.5 "Interazioni con altri medicinali ed altre forme dâinterazione).
Interazioniâ Lâassociazione di farmaci contenenti inibitori delle monoaminoossidasi (IMAO) e destrometorfano puĂČ essere letale, con la comparsa di rigiditĂ muscolare, iperpiressia, ipereccitabilitĂ , apnea e laringospasmo. â Alcool: la ridotta vigilanza puĂČ essere pericolosa per la guida di veicoli o lâuso di macchinari. Il consumo di bevande alcoliche deve essere evitato durante il trattamento. Interazioni che devono essere prese in considerazione: â Altre sostanze che deprimono il sistema nervoso centrale (analgesici oppiodi, alcuni antidepressivi, antistaminici anti H1â, barbiturici, benzodiazepine, clonidina e prodotti correlati, farmaci ipnotici, neurolettici, ansiolitici diversi dalle benzodiazepine): potenziamento della depressione del sistema nervoso centrale. Una ridotta vigilanza puĂČ essere pericolosa per la guida di veicoli o lâuso di macchinari. â Altri derivati della morfina (analgesici o sedativi della tosse): depressione respiratoria (potenziamento degli effetti depressivi dei derivati della morfina), soprattutto nel paziente anziano. â Farmaci nel cui metabolismo interviene il citocromo CYP2D6 Inibitori del CYP2D6: il destrometorfano Ăš metabolizzato dal CYP2D6 e ha un ampio metabolismo di primo passaggio. Lâuso concomitante di potenti inibitori dellâenzima CYP2D6 puĂČ aumentare le concentrazioni di destrometorfano nel corpo a livelli di molte volte superiori al valore normale. CiĂČ aumenta il rischio per il paziente di effetti tossici del destrometorfano (agitazione, confusione, tremore, insonnia, diarrea e depressione respiratoria) e di sviluppo della sindrome da serotonina. Potenti inibitori del CYP2D6 sono fluoxetina, paroxetina, chinidina e terbinafina. In uso concomitante con la chinidina, le concentrazioni plasmatiche di destrometorfano sono aumentate fino a 20 volte, con conseguente aumento degli effetti avversi sul sistema nervoso centrale dellâagente. Anche amiodarone, flecainide e propafenone, sertralina, bupropione, metadone, cinacalcet, aloperidolo, perfenazina e tioridazina hanno effetti simili sul metabolismo del destrometorfano. Se Ăš necessario lâuso concomitante degli inibitori del CYP2D6 e del destrometorfano, il paziente deve essere monitorato e potrebbe essere necessario ridurre la dose di destrometorfano. â Possibile interazione con fluoxetina, paroxetina, sertralina, fluvoxamina, amiodarone, chinidina e aloperidolo. Ă stato confermato che la fluoxetina puĂČ inibire il metabolismo del destrometorfano e di conseguenza costituisce un rischio di intossicazione morfinoâsimile. La reazione inversa Ăš anche possibile con il rischio di insorgenza di una sindrome serotoninergica (confusione mentale, agitazione, iperreflessia, ipertermia, sudorazione, mioclonie). Il destrometorfano deve essere utilizzato con cautela in pazienti che assumono farmaci serotoninergici come gli inibitori delle monoaminoossidasi (IMAO) o inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI) (ad esempio fluoxetina e paroxetina) a causa di aumentato rischio di tossicitĂ da serotonina (sindrome serotoninergica). Se il destrometorfano viene utilizzato in combinazione con mucolitici in pazienti con preesistenti malattie delle vie respiratorie, quali fibrosi cistica e bronchiettasia, affetti da ipersecrezione di muco, la riduzione del riflesso della tosse puĂČ portare ad un (grave) accumulo di muco.
Effetti indesideratiLa tabella seguente riporta le reazioni avverse che possono verificarsi. Le classi di frequenza sono definite come segue: molto comune (â„ 1/10); comune (â„ 1/100, < 1/10); non comune (â„ 1/1.000, < 1/100), raro (â„ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000; inclusi casi isolati), non nota (la frequenza non puĂČ essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione MedDRA | Frequenza | Effetti indesiderati |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune | prurito |
Non nota | eruzione cutanea, angioedema, orticaria, eruzione fissa da farmaci | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non nota | broncospasmo |
Patologie dellâocchio | Non nota | midriasi (in seguito allâassunzione di dosi elevate) |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | nausea, vomito, costipazione |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | sonnolenza, capogiro |
Non nota | disartria, nistagmo, distonia (specialmente nei bambini), agitazione (in seguito allâassunzione di dosi elevate). | |
Patologie dellâorecchio e del labirinto | Non nota | vertigine |
Disturbi del sistema immunitario | Non nota | reazione anafilattica |
Disturbi psichiatrici | Comune | stato confusionale |
Molto raro | abuso e dipendenza da destrometorfano | |
Non nota | allucinazione, disturbo psicotico | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | affaticamento |
Segni e sintomi di sovradosaggio: sintomi neurologici inclusi sonnolenza, capogiri, vertigine, senso di vuoto alla testa, stanchezza, disturbi del linguaggio, eccitazione, confusione mentale, visione sfuocata e nistagmo. Disordini psicotici inclusi allucinazioni e confusione (vedere sezione 4.8 "effetti indesiderati"). La sindrome serotoninergica Ăš stata riportata nel contesto di sovradosaggio da destrometorfano. Sono stati riportati casi con esito fatale a seguito di combinazione di sovradosaggio di destrometorfano e altri farmaci (avvelenamento da associazione). Disturbi del sistema immunitario: eruzione orticarioide. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito. Intossicazione acuta: Con lâassunzione di dosi piĂč alte di quanto raccomandato (da 20 a 50 mg al giorno nei bambini da 6 a 15 anni; da 60 a 120 mg negli adulti) possono verificarsi disturbi come nausea, vomito, agitazione, confusione, sonnolenza, midriasi e nervosismo. Lâingestione accidentale di dosi massicce puĂČ provocare coma, depressione respiratoria e convulsioni. Intossicazione cronica: Una intossicazione da bromuri Ăš possibile con lâuso cronico di sali di bromuro di destrometorfano. Trattamento: In caso di grave sovradosaggio Ăš necessaria lâospedalizzazione. Lavanda gastrica e somministrazione di carbone vegetale e: â In caso di depressione respiratoria: prestare assistenza respiratoria e somministrare nalossone (le dosi variano molto da unâintossicazione ad unâaltra):Adulti: da 0,4 mg a 2 mg somministrati endovena. Se necessario la dose iniziale puĂČ essere ripetuta ogni 2 o 3 minuti fino ad un massimo di 10 mg. Bambini: la dose iniziale solitamente Ăš pari a 10 mcg per kg di peso corporeo, se necessario seguita da una dose di 100 mcg per kg. â In caso di convulsioni: Somministrare benzodiazepine: endovena negli adulti e nei bambini piĂč grandi; intrarettale nei bambini piĂč piccoli.
Gravidanza e allattamentoGravidanza Il destrometorfano non Ăš teratogeno: studi prospettici in un numero limitato di donne non hanno mostrato un rischio teratogeno. Tuttavia, la somministrazione di destrometorfano deve essere evitata durante i primi tre mesi di gravidanza. Al termine della gravidanza la somministrazione di destrometorfano alla madre puĂČ causare il fenomeno di depressione respiratoria nel neonato. La somministrazione cronica di destrometorfano durante gli ultimi 3 mesi di gravidanza puĂČ essere la causa dei sintomi di astinenza nel neonato. Allattamento Il destrometorfano Ăš escreto nel latte materno. Alcuni casi di ipotonia e pause respiratorie sono state descritte nei neonati dopo che la madre aveva preso altri farmaci antiâtosse ad azione centrale a dosi superiori a quelle terapeutiche. Quindi questo medicinale Ăš controindicato durante lâallattamento.