NALOXONE C 0,4MG/ ML1FMOL
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4,30âŹ
- IVA esclusa: 3,91âŹ
- Produttore: MOLTENI L.& C. F.LLI ALITTI spa
- Disponibilità: disponibile
- Codice prodotto: 029612013
Naloxone cloridrato MOLTENI adulti 0,4 mg/ml soluzione iniettabile Una fiala contiene: Principio attivo: Naloxone cloridrato 0,4 mg Naloxone cloridrato MOLTENI bambini 0,04 mg/2 ml soluzione iniettabile Una fiala contiene: Principio attivo: Naloxone cloridrato 0,04 mg Per lâelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
EccipientiAcqua per preparazioni iniettabili
Indicazioni terapeuticheNaloxone cloridrato MOLTENI adulti 0,4 mg/ml Antidoto nel trattamento delle intossicazioni acute da analgesici narcotici. Naloxone cloridrato MOLTENI bambini 0,04 mg/2 ml Depressione respiratoria del neonato causata da esposizione della madre a sostanze oppioidi prima del parto.
Controindicazioni/Effetti indesideratiIpersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
PosologiaNaloxone puĂČ essere somministrato per via endovenosa, sottocutanea o intramuscolare. La somministrazione per via endovenosa, raccomandabile in situazioni di emergenza, determina una piĂč rapida comparsa dell'attivitĂ farmacologica. PoichĂ© la durata degli effetti farmacologici di alcuni stupefacenti potrebbe superare quella di naloxone, il paziente dovrebbe essere costantemente sorvegliato e, se necessario, la somministrazione del farmaco dovrebbe essere ripetuta. Si raccomanda comunque di avviare sempre il paziente, il piĂč presto possibile, ad un pronto soccorso attrezzato. Nel caso in cui sia necessario diluire la soluzione contenuta nella fiala Ăš possibile utilizzare sodio cloruro 0,9% (soluzione fisiologica) o glucosio 5%. Adulti Sovradosaggio da stupefacenti (noto o sospetto) La dose iniziale di naloxone, somministrato per via endovenosa, intramuscolare o sottocutanea Ăš 0,4 mg/ml. Nel caso in cui dopo somministrazione endovenosa non si determini un sufficiente miglioramento della funzione respiratoria, e' consigliabile ripetere la dose ad intervalli di 2â3 minuti. Uno scarso miglioramento dopo somministrazione di 2â3 dosi di NALOXONE, potrebbe essere causato da eventuali processi morbosi concomitanti o dalla presenza di farmaci non oppiacei. Depressione postâoperatoria da stupefacenti Per ottenere un parziale o completo antagonismo degli effetti deprimenti degli oppiacei a seguito di interventi chirurgici, Ăš necessaria una dose minore di naloxone. Questa deve essere comunque stabilita in relazione con la risposta del paziente. Naloxone deve essere somministrato per via endovenosa, a dosi crescenti comprese tra 0,1 e 0,2 mg, con intervalli di 2â3 minuti, fino ad ottenere un adeguato antagonismo degli effetti deprimenti indotti da stupefacenti. Entro 1â2 ore dalla prima somministrazione, puĂČ essere necessario ripetere la somministrazione di Naloxone, in relazione al tipo, alla quantitĂ ed all'intervallo di tempo intercorso dall'ultima somministrazione di stupefacente. Dosi supplementari per via intramuscolare, determinano comunque un effetto piĂč prolungato. Dosi eccessive di Naloxone possono determinare una significativa diminuzione dell'effetto analgesico indotto dallo stupefacente ed aumentare la pressione arteriosa. Analogamente un antagonismo troppo rapido potrebbe indurre nausea, vomito, sudorazione o tachicardia. Bambini Sovradosaggio da stupefacenti (noto o sospetto) La dose iniziale Ăš 0,01 mg/kg somministrata per via endovenosa, intramuscolare o sottocutanea. La dose puĂČ essere ripetuta secondo le indicazioni relative alla somministrazione negli adulti.
ConservazioneConservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
AvvertenzeI sintomi dell`intossicazione acuta da oppioidi sono rappresentati da depressione respiratoria, stato comatoso (precoma o coma vigile e nei casi piĂč gravi di tipo profondo), miosi pupillare (assente in caso di assunzione contemporanea di sostanze ad effetto midriatico, nei casi di intossicazione acuta da petidina e negli stati terminali del coma). La somministrazione di farmaci vasopressori e tecniche di rianimazione, quali il mantenimento della pervietĂ delle vie aeree, alla respirazione artificiale e il massaggio cardiaco, possono essere associate per contrastare l`avvelenamento acuto da stupefacenti. Naloxone non Ăš efficace contro la depressione respiratoria dovuta a farmaci non oppiacei. E` necessario tenere in osservazione accuratamente il paziente dopo l`avvenuto risveglio fino a 3â6 ore in caso di intossicazione acuta da eroina e fino a 24â48 ore in caso di intossicazione acuta da metadone. E` possibile infatti che ricompaia depressione respiratoria e che il paziente ritorni in coma dopo somministrazione della prima dose efficace di naloxone, perchĂ© la durata dell`azione antagonista (20â30 minuti dopo somministrazione endovenosa; 2 ore e mezzaâ3 ore dopo somministrazione intramuscolare o sottocutanea) puĂČ essere inferiore a quella della sostanza oppiacea iniettata, di volta in volta variabile (eroina, morfina, metadone, pentazocina, ecc.). Si puĂČ quindi rendere necessaria la somministrazione di ulteriori dosi di naloxone dopo la prima somministrazione efficace. Dopo il primo intervento, si rende necessario, pertanto, trasferire il paziente in ambiente ospedaliero anche per il tempestivo trattamento. Il naloxone deve essere somministrato con cautela nei pazienti cardiopatici o quelli in terapia con farmaci cardiotossici. Il naloxone deve essere somministrato con cautela nei pazienti che, nelle ore precedenti, hanno avuto episodi di laringospasmo importante. Il naloxone va usato nei neonati di madri che hanno ricevuto una sostanza oppioide entro 4 ore dal parto e solo come terapia aggiuntiva nei neonati che non hanno instaurato una respirazione indipendente in seguito a ventilazione. Il naloxone non Ăš efficace contro la depressione respiratoria dovuta a farmaci non oppiacei. Lâutilizzo del naloxone nei neonati di madri tossicodipendenti da oppiacei Ăš sconsigliato, in quanto in questi pazienti il naloxone puĂČ precipitare la sindrome di astinenza e le convulsioni tipiche di questa condizione.
InterazioniIl naloxone non deve essere somministrato contemporaneamente a clonidina: lâeffetto ipotensivo e bradicardizzante della somministrazione cronica di clonidina puĂČ essere temporaneamente attenuato dalla somministrazione endovenosa di naloxone. Pertanto Ăš necessario monitorare attentamente la pressione del sangue.
Effetti indesideratiDi seguito sono riportati gli effetti indesiderati del naloxone organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patologie cardiache Si sono verificati casi di arresto cardiaco, ipertensione, ipotensione, fibrillazione e tachicardia ventricolare. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Sudorazione, vampate di calore e arrossamento. Patologie endocrine Aumento dei livelli dellâormone della crescita quando somministrato a dosi da 0,3 a 4 mg/kg. Patologie gastrointestinali Nausea, vomito, disfagia. Patologie del sistema nervoso Parestesia, convulsioni, tremori. Deficit della memoria con dosi da 0,3 a 4 mg/kg. Disturbi psichiatrici Agitazione, allucinazioni. Patologie renali e urinarie Stimolo alla minzione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea, ipossia, edema polmonare e depressione respiratoria. Iperventilazione a dosi da 0,3 a 4 mg/kg. Segnalazione degli effetti indesiderati Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei puĂČ inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione allâindirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati lei puĂČ contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.
SovradosaggioNon pertinente.
Gravidanza e allattamentoNon pertinente.